Emergenza maltempo in Toscana

Dopo la violenta ondata di maltempo che ha colpito la Regione Toscana nei giorni 13, 14 e 15 marzo, i Gruppi della Toscana del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta sono intervenuti nell’emergenza come parte della Colonna Mobile e del Servizio di Piena Regionale. A Firenze nella giornata del 14 marzo è caduta più pioggia di quanta ne cada in tutto il mese di marzo. I nostri volontari hanno operato su molteplici scenari nelle province colpite, portando aiuto e assistenza alla popolazione in difficoltà. Fondamentale il supporto fornito dalla Sala Operativa regionale del CISOM.

Le operazioni di soccorso hanno incluso la verifica della situazione idrometrica dell’Arno e dello Scolmatore dell’Arno, il trasporto di brande per allestire centri di accoglienza, la realizzazione di sacchetti di sabbia per il contenimento delle esondazioni, il taglio di alberi caduti a causa delle frane, lo svuotamento dall’acqua e dal fango di sottopassi stradali e abitazioni, e la pulizia delle strade invase dai detriti. Molto forti le immagini dei nostri volontari coperti di fango, dopo una giornata a svuotare box e cantine allagate.

Un impegno incessante, reso possibile grazie alla dedizione e al voler essere accanto alle persone in difficoltà, dei volontari dei Gruppi di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Lunigiana, Montemurlo, Pisa, Pistoia e Siena.

L’emergenza maltempo in Toscana prosegue, viste le condizioni meteo non favorevoli dei prossimi giorni.

COVID – 19 L’ORDINE DI MALTA A SUPPORTO DELL’AZIONE DI GUIDO BERTOLASO

In queste ore complesse dove la tempestività risulta lo strumento più efficace di cui l’Italia dispone, per contrastare la pandemia del virus COVID – 19 la Regione Lombardia chiede aiuto a Guido Bertolaso e alla sua esperienza.  L’Ordine di Malta opera a supporto dell’azione emergenziale di Bertolaso e lo affianca durante le fasi operative.
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Terremoto in Albania: primi allestimenti in emergenza e messa in sicurezza per la popolazione colpita dal sisma

E’ rientrata la notte scorsa la nostra prima squadra della sezione Valutazione e Pronto Intervento che si è recata in Albania a seguito dell’emergenza sismica che ha colpito la regione con una scossa di magnitudo 6.5 e che ancora rimane ferita dalle spinte di assestamento. Le ha dato il cambio una seconda squadra che ha già portato i primi medicinali necessari per il campo allestito in tempi brevi.

I volontari provenienti da Empoli, Livorno, Chieti e Milano si sono recati una settimana fa in loco a supporto della squadra del Malteser Albania per valutare le criticità, i rischi sul territorio e pianificare gli interventi attraverso specifiche ricognizioni, prima nelle zone limitrofe a Durazzo e poi in quelle interne.

Nel distretto di Bubq il gruppo di lavoro si è attivato per mettere in relazione le diverse realtà di volontariato presenti per creare un intervento di assistenza concreta ed efficace. In tal modo, si è potuto procedere con le realizzazione di un campo e la sistemazione di oltre 50 tende messe a disposizione dall’ Associazione Betania Onlus.

Sono, inoltre, state stabilite le procedure operative per la gestione del campo a Vore dove sono ospitate attualmente 350 persone. Il nostro gruppo ha formato i volontari albanesi in merito ai principali protocolli di intervento in caso di emergenza sismica, sulla messa in sicurezza degli sfollati e sulle modalità di gestione del campo.

Sono diverse le squadre operative miste fra volontari CISOM e Malteser Albania che hanno permesso di poter allestire anche la medicheria e un’area giochi per i bambini all’ interno del campo.

Il lavoro è stato organizzato grazie anche alla sintonia organizzativa e di cooperazione con gli organi diplomatici e in stretta collaborazione con le autorità locali. Il Primo Ministro, il Ministro della Sanità, il Direttore dell’Autorità Portuale, il Prefetto e il Responsabile della Asl di Durazzo sono, infatti, i soggetti autorevoli che hanno permesso un’attività proficua di intervento e soccorso alla popolazione colpita dimostrando la totale collaborazione con le squadre di intervento.

Al rientro dei volontari toscani i gruppi regionali hanno deciso di attivarsi al momento con la raccolta farmaci salvavita da inviare alla medicheria e per l’allestimento di altri punti strategici di raccolta medicinali.

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