PORTO DI GENOVA, SQUADRE SANITARIE AL SERVIZIO DEI PASSEGGERI

Da 20 anni il gruppo Genova del CISOM è operativo con un ambulatorio sanitario all’interno dell’area di passaggio del Terminal Traghetti del Porto di Genova. Grazie a questa esperienza è stato possibile  consolidare una relazione istituzionale che ha reso l’attività oggetto di un protocollo d’intesa tra il Gruppo di Genova del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e il Terminal Traghetti, da poco rinnovato per l’estate 2020 così da garantire l’assistenza sanitaria a tutte le persone afferenti il Terminal.

Le nostre squadre formate da medico, infermiere e soccorritore, ogni estate assistono in media 100 persone. Garantiscono la continuità  di cura agli utenti in arrivo e in partenza e al personale in servizio. Sono un punto di riferimento per i medici di bordo con i quali si attiva il passaggio di consegna dei viaggiatori che necessitano assistenza.

Il personale medico del gruppo Genova, oltre a fornire l’assistenza sanitaria alle persone in viaggio, è in contatto con l’Autorità Portuale e il Servizio Sanitario Locale per organizzare il ricovero, in caso di  necessità.

Il servizio, avviato nel mese di luglio, prevede la turnazione delle nostre squadre sanitarie fino a fine agosto, nel periodo di maggiore intensità di spostamenti e frequenza di passeggeri all’interno degli scali portuali.  Il servizio è attivo tutti i giorni nell’ambulatorio al Terminal Traghetti dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 21 mentre il sabato e la domenica, giorni di maggiore afflusso, dalle 9 alle 21.

COVID – 19 L’ORDINE DI MALTA A SUPPORTO DELL’AZIONE DI GUIDO BERTOLASO

In queste ore complesse dove la tempestività risulta lo strumento più efficace di cui l’Italia dispone, per contrastare la pandemia del virus COVID – 19 la Regione Lombardia chiede aiuto a Guido Bertolaso e alla sua esperienza.  L’Ordine di Malta opera a supporto dell’azione emergenziale di Bertolaso e lo affianca durante le fasi operative.
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Terremoto in Albania: primi allestimenti in emergenza e messa in sicurezza per la popolazione colpita dal sisma

E’ rientrata la notte scorsa la nostra prima squadra della sezione Valutazione e Pronto Intervento che si è recata in Albania a seguito dell’emergenza sismica che ha colpito la regione con una scossa di magnitudo 6.5 e che ancora rimane ferita dalle spinte di assestamento. Le ha dato il cambio una seconda squadra che ha già portato i primi medicinali necessari per il campo allestito in tempi brevi.

I volontari provenienti da Empoli, Livorno, Chieti e Milano si sono recati una settimana fa in loco a supporto della squadra del Malteser Albania per valutare le criticità, i rischi sul territorio e pianificare gli interventi attraverso specifiche ricognizioni, prima nelle zone limitrofe a Durazzo e poi in quelle interne.

Nel distretto di Bubq il gruppo di lavoro si è attivato per mettere in relazione le diverse realtà di volontariato presenti per creare un intervento di assistenza concreta ed efficace. In tal modo, si è potuto procedere con le realizzazione di un campo e la sistemazione di oltre 50 tende messe a disposizione dall’ Associazione Betania Onlus.

Sono, inoltre, state stabilite le procedure operative per la gestione del campo a Vore dove sono ospitate attualmente 350 persone. Il nostro gruppo ha formato i volontari albanesi in merito ai principali protocolli di intervento in caso di emergenza sismica, sulla messa in sicurezza degli sfollati e sulle modalità di gestione del campo.

Sono diverse le squadre operative miste fra volontari CISOM e Malteser Albania che hanno permesso di poter allestire anche la medicheria e un’area giochi per i bambini all’ interno del campo.

Il lavoro è stato organizzato grazie anche alla sintonia organizzativa e di cooperazione con gli organi diplomatici e in stretta collaborazione con le autorità locali. Il Primo Ministro, il Ministro della Sanità, il Direttore dell’Autorità Portuale, il Prefetto e il Responsabile della Asl di Durazzo sono, infatti, i soggetti autorevoli che hanno permesso un’attività proficua di intervento e soccorso alla popolazione colpita dimostrando la totale collaborazione con le squadre di intervento.

Al rientro dei volontari toscani i gruppi regionali hanno deciso di attivarsi al momento con la raccolta farmaci salvavita da inviare alla medicheria e per l’allestimento di altri punti strategici di raccolta medicinali.

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