E’ rientrata la notte scorsa la nostra prima squadra della sezione Valutazione e Pronto Intervento che si è recata in Albania a seguito dell’emergenza sismica che ha colpito la regione con una scossa di magnitudo 6.5 e che ancora rimane ferita dalle spinte di assestamento. Le ha dato il cambio una seconda squadra che ha già portato i primi medicinali necessari per il campo allestito in tempi brevi.
I volontari provenienti da Empoli, Livorno, Chieti e Milano si sono recati una settimana fa in loco a supporto della squadra del Malteser Albania per valutare le criticità, i rischi sul territorio e pianificare gli interventi attraverso specifiche ricognizioni, prima nelle zone limitrofe a Durazzo e poi in quelle interne.
Nel distretto di Bubq il gruppo di lavoro si è attivato per mettere in relazione le diverse realtà di volontariato presenti per creare un intervento di assistenza concreta ed efficace. In tal modo, si è potuto procedere con le realizzazione di un campo e la sistemazione di oltre 50 tende messe a disposizione dall’ Associazione Betania Onlus.
Sono, inoltre, state stabilite le procedure operative per la gestione del campo a Vore dove sono ospitate attualmente 350 persone. Il nostro gruppo ha formato i volontari albanesi in merito ai principali protocolli di intervento in caso di emergenza sismica, sulla messa in sicurezza degli sfollati e sulle modalità di gestione del campo.
Sono diverse le squadre operative miste fra volontari CISOM e Malteser Albania che hanno permesso di poter allestire anche la medicheria e un’area giochi per i bambini all’ interno del campo.
Il lavoro è stato organizzato grazie anche alla sintonia organizzativa e di cooperazione con gli organi diplomatici e in stretta collaborazione con le autorità locali. Il Primo Ministro, il Ministro della Sanità, il Direttore dell’Autorità Portuale, il Prefetto e il Responsabile della Asl di Durazzo sono, infatti, i soggetti autorevoli che hanno permesso un’attività proficua di intervento e soccorso alla popolazione colpita dimostrando la totale collaborazione con le squadre di intervento.
Al rientro dei volontari toscani i gruppi regionali hanno deciso di attivarsi al momento con la raccolta farmaci salvavita da inviare alla medicheria e per l’allestimento di altri punti strategici di raccolta medicinali.