In questi ultimi tre giorni, le squadre sanitarie del CISOM presenti sull’isola di Lampedusa, a bordo delle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, stanno lavorando ininterrottamente per salvare il maggior numero possibile di esseri umani.
Nelle ultime 72 ore, infatti, con il miglioramento delle condizioni metereologiche, sono ripresi senza sosta gli sbarchi dei migranti a Lampedusa. Tra loro, decine di donne e bambini sono stati assistiti dai nostri medici ed infermieri che, nonostante la stanchezza e i turni massacranti, hanno continuato le operazioni di primissimo soccorso in mare, consapevoli di quanto intervenire nel più breve tempo possibile sia di vitale importanza.
In piena notte, sabato 20 febbraio, durante le operazioni di trasbordo sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, un barcone carico di migranti si è ribaltato al largo di Lampedusa. Le nostre squadre sanitarie, nonostante il buio, le grida di paura e il mare già molto mosso, hanno continuato con grande lucidità a soccorrere i migranti recuperati cercando, per quanto possibile, di farli sentire al sicuro e protetti. Il soccorso è avvenuto al termine di una giornata particolarmente intensa dal punto di vista operativo per l’elevato numero di imbarcazioni segnalate nei giorni precedenti.
Per tutta la giornata di domenica sono state salvate molte altre persone, tra loro anche un neonato di 10 giorni. Il lavoro dei nostri sanitari è continuato, a testimonianza che il CISOM, grazie alla presenza del suo personale sanitario, è sempre in prima linea per garantire le giuste condizioni di accoglienza e continuare la sua missione di salvaguardia della vita umana in mare.