L’Ordine di Malta è stato primo in assoluto ad iscriversi, nel febbraio dello scorso anno alla Giornata Mondiale della Gioventù che quest’anno si è tenuta a Panama, chiedendo poi il supporto di Francia, Italia e Germania, paesi di provenienza dei volontari, tutti specializzati in soccorso e prima assistenza medica. Un’attività intensa che raccontiamo in poche righe piene di sentimento e senso della condivisione. I progetti internazionali a cui i nostri volontari partecipano, rappresentano un’esperienza fatta di rapporti umani e arricchimento personale. Il confronto, oltre al valore dell’aiuto, genera volontari pronti ad ogni evenienza.
La missione ha inizio il 21 gennaio 2019 con un folto gruppo di 33 volontari del CISOM (insieme a 8 volontari del posto di Primo Soccorso di San Pietro, 17 dell’ Ordre de Malte France, 33 del Malteser Hilfsdienst Deutschland e 41 della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia), in collaborare con le autorità locali panamensi (in particolare, i Bomberos – Vigili del Fuoco) per organizzare delle postazioni di Primo Soccorso. L’impegno è quotidiano, in più turni giornalieri, nel servizio di assistenza sanitaria, che si rivela particolarmente faticoso, non solo per gli orari: i turni protratti e la durata delle attività dei fedeli in preghiera e un’elevata temperatura ( oltre i 35°) hanno comportato numerosi interventi per casi di insolazione. Le squadre composte da due coppie di nazionalità diversa hanno lavorato in perfetta sintonia con i colleghi panamensi (la squadra era formata da 4 Volontari: un medico, un conoscitore della lingua spagnola e due soccorritori).
Le esperienze dei volontari
Giovanni Doretto, CISOM di Mestre (VE) ricorda così la sua esperienza: Durante le pause, abbiamo incontrato più volte il Grande Ospedaliere, Dominique de La Rochefoucauld-Montbel, che ha seguito da vicino il servizio dei volontari, con lui abbiamo partecipato ad alcuni incontri e ad una bellissima Santa Messa celebrata in una chiesa della zona povera di Panama. Qui abbiamo avuto l’occasione di vedere e toccare con mano il bisogno di aiuto di una parte della popolazione panamense.Non mi trattengo, vedo un piccolo gruppo di bambini giocare nella strada sporca e impolverata con dei barattoli al posto di un pallone. Con l’aiuto di Cristina e Mimmo, recuperiamo un pallone e scambiamo qualche “passaggio” con loro, gli regaliamo alcuni succhi di frutta che avevamo con noi. Sono felici, si lasciano fotografare, i loro occhi si fanno grandi e ci ringraziano a modo loro, correndo veloci per un campetto (in nudo cemento) poco distante. Mi scappa qualche lacrima, sono commosso.
Cosa mi rimane di Panama ? “Ho visto genitori, catechisti, sacerdoti e tanti, tanti ragazzi. Mi ha impressionato l’attenzione, la partecipazione di questi ragazzi. Mi sono commosso vedendoli chini a seguire i diversi momenti del discorso del Santo Padre, nel seguire sul libretto loro fornito i vari passaggi liturgici. Mi sono detto allora abbiamo speranza. Non posso che concludere con un augurio, che questa missione sia la prima di una lunga serie, a testimonianza del pluricentenario impegno verso i deboli e gli ammalati, che contraddistingue il Sovrano Militare Ordine di Malta” .
Federica Usanna e Claudio Filippi, volontari del Ponente ligure commentano l’esperienza commentando che “Sono stati giorni intensi, con turni di servizi incessanti, per i molteplici momenti che hanno colmato l’intero evento. Tra questi il Festival della Gioventù che ha costituito una parte determinante del programma delle attività durante la GMG a Panama. Il fine è stato quello di unire i giovani di tutto il mondo attraverso la condivisione dei loro talenti artistici, religiosi ed esperienze di fede e di vita. La presenza così vicina e le significative parole di Papa Francesco, ci hanno fatto sentire tutti più uniti tra i tantissimi giovani provenienti da tutto il mondo. Occasione – questa – che ci ha dato oltremodo la possibilità di conoscerci, confrontarci e condividere le proprie esperienze di vita. La GMG è stata un’esperienza unica nel suo genere, la stanchezza che si accumulava durante le giornate, svaniva appagati da grande emozioni che abbiamo condiviso tra noi volontari e i giovani partecipanti all’evento. Siamo tornati ricchi di ricordi bellissimi che ci porteremo nel cuore sempre. Per noi che abbiamo preso parte come volontari, è stata la prima esperienza del genere a questo straordinario evento della Giornata Mondiale della Gioventù. Pertanto ci rivediamo a Lisbona, alla prossima GMG.”