2016: terremoto nell’Italia del centro

Sergio Pirozzi, sindaco del Comune di Amatrice, durante la cerimonia di saluto al monumento dedicato ai morti del sisma che ha devastato un ampio territorio del Centro Italia, ha voluto dedicare parole encomiabili nei confronti dei Volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. “Grazie berretti rossi, grazie davvero della vostra presenza ad Amatrice. I primi giorni mi sembravate extraterrestri col baschetto in testa, poi ho capito che quello è il vostro segno distintivo, rosso come il cuore. Apriremo il museo dei ricordi e lì lascerò il vostro basco, a testimonianza di quanto fatto per noi”.

Per 81 giorni la popolazione, duramente segnata dagli effetti del sisma, ha potuto contare sulla presenza di 329 Volontari che si sono prodigati nell’alleviare le sofferenze conseguenti. Volontari che sicuramente saranno chiamati a partecipare alle attività di assistenza e/o collaborazione per la realizzazione dei vari progetti post sisma.

Per far fronte alle esigenze immediate del post sisma, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Federazione Italiana cuochi e il suo Dipartimento Solidarietà Emergenze. In stretta collaborazione con il nostro team, specializzato per la gestione della mensa del Comune, sono stati predisposti più di 800 pasti al giorno, organizzati e preparati dalla cucina da campo operativa a San Severino Marche, dove attualmente è ancora dislocata una squadra in assistenza alla popolazione.

Fattiva è stata la collaborazione con i corpi internazionali Malteser International e Ordre de Malte France, che sono stati presenti sugli scenari sismici con due squadre di soccorritori, impegnati su cinque campi di accoglienza.
Il Direttore Nazionale, dr. Mauro Casinghini, presente sulle zone colpite dal sisma, ha incontrato anche molte persone fra Umbria e Marche che hanno voluto testimoniare la bellezza di un sostegno quotidiano dei Volontari del CISOM.

Nel palazzetto dello sport, gestito dai volontari del gruppo per il Comune di Spoleto, è ospite una dolce signora di 83 anni, Elisabeth, scozzese, innamorata da sempre del nostro Paese, che ha incontrato il Direttore Nazionale e al quale ha rivolto un “Grazie per quello che state facendo, apprezzo molto il vostro sorriso, è il miglior aiuto! Non so quanto riuscirò ancora a resistere qui in Italia, vorrei tornare in Scozia, ad 83 anni vorrei vivere tranquilla”.

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