Cisom: Gruppo di Spoleto

La Direzione Nazionale del Cisom, allo scopo di fare chiarezza sulle notizie che si sono sovrapposte sulle “dimissioni” di alcuni Volontari del Gruppo di Spoleto, ha diramato, il 26 febbraio scorso, un comunicato stampa, che di seguito viene integralmente riportato.

COMUNICATO STAMPA

In merito alle notizie stampa diffuse nella giornata di ieri e in quella odierna, inerenti le dimissioni di alcuni volontari del Gruppo CISOM di Spoleto, si precisa quanto segue.

Le predette dimissioni sono frutto di una libera scelta dei volontari, determinata da quanto stabilisce il Regolamento CISOM. Infatti gli stessi erano iscritti sia al Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM), sia all’Associazione “Le Aquile ONLUS”. In tal senso, il Regolamento del CISOM prevede l’incompatibilità ad appartenere a due o più realtà organizzate impegnate nel medesimo settore, ovvero quello della Protezione civile. È evidente per il CISOM che uno stesso volontario non può rivestire il medesimo ruolo operativo nella medesima esigenza e nel medesimo luogo.

Per quanto attiene la nomina di un nuovo Capo Gruppo (il Regolamento del CISOM non contempla nessun “commissario”), questo si è reso necessario dopo la verifica di alcune irregolarità causate dalla sovrapposizione, rimasta irrisolta nonostante i ripetuti inviti, tra l’Associazione “Le Aquile” e il CISOM. Nelle more di individuare un Capo Gruppo tra i volontari del Gruppo CISOM di Spoleto, detto incarico è stato assunto “ad interim” e solo momentaneamente dal Capo Raggruppamento (responsabile regionale) dott. Maurizio Valentini. In tal senso, si sottolinea che il CISOM a Spoleto rimane una realtà di volontariato attiva ed aperta a tutti coloro che vogliono dare il loro contributo volontaristico condividendone le finalità ed i principi ispiratori. Continuano, infatti, a lavorare ancora per la collettività spoletina numerosi volontari che garantiscono, come è sempre stato, la piena collaborazione con la Protezione civile comunale, con la quale proseguono piene e fattive relazioni di cooperazione.

Per quanto attiene i mezzi in dotazione al Gruppo, nessun mezzo o attrezzatura è stata “portata via”. I mezzi sono in officina per manutenzione periodica e verranno riconsegnati quanto prima ai volontari del Gruppo di Spoleto. Così come anche il defibrillatore che è e rimane a disposizione della collettività spoletina poiché è stato consegnato ad un volontario del CISOM di Spoleto che, peraltro, è colui che lo ha donato.

Lo scrivente Direttore Nazionale rimane, come al solito, a disposizione per qualsiasi chiarimento ulteriore.

Roma, 26 febbraio 2016

Mauro Casinghini

XVI^ Giornata di Raccolta del Farmaco

Anche quest’anno i Volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta hanno dato il proprio contributo in occasione della XVI^ Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata, sul territorio nazionale a favore della povertà sanitaria, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il patrocinio dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e del Giubileo della Misericordia.

Tenuto conto che la richiesta di farmaci, da parte di quella fascia di popolazione che non è più in grado di acquistarne, addirittura nemmeno con la ricetta medica (sono veramente tanti gli indigenti che ogni giorno devono valutare se spendere i pochissimi soldi a disposizione per le cure mediche o per mangiare), è aumentata notevolmente, si comprende perfettamente quanto la “Campagna 2016”, realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus in 1200 Comuni, abbia assunto una considerevole importanza.

Molti Volontari del CISOM, in tutta Italia, hanno contribuito a “presidiare” le farmacie: in particolare quelli del Gruppo di Milano hanno ricevuto in donazione 276 farmaci. In Umbria, nelle farmacie di Terni e Amelia, i medicinali raccolti sono stati 290 mentre il Raggruppamento Campania ha raccolto 270 confezioni.

I farmaci che, ovviamente non necessitavano di prescrizione medica, sono stati poi catalogati ed etichettati per il divieto di vendita, come previsto dalle procedure, e suddivisi per tipologia.

 

Va sottolineato che sono state tantissime le persone che si sono mostrate sensibili all’iniziativa ed hanno donato farmaci di ogni genere. Alle stesse è stato spiegato che parte di quanto raccolto verrà consegnato a famiglie di bisognosi che costantemente vengono seguiti, dai Volontari del Cisom, nel soddisfacimento dei propri bisogni primari.

Roma: Incontro presso la Sala Stampa Estera

Nei locali della Sala Stampa Estera di Roma, venerdì scorso 12 febbraio, si è svolto un incontro con la stampa sul tema “La strage senza fine dei migranti nell’Egeo. Il nuovo impegno sanitario dell’Ordine di Malta“.

Ha aperto l’incontro il Presidente della Fondazione CISOM, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Marchese Narciso Salvo di Pietraganzili, e sotto l’attenta attività di moderatrice della giornalista Francesca Paci di La Stampa, sono intervenuti il Direttore del CISOM, dr. Mauro Casinghini, la d.ssa Giada Bellanca e il dr. Jean de dieu Bihizi, rispettivamente medico e infermeriere del CISOM, e la dr.ssa Regina Catrambone cofondatrice, insieme al marito Christopher, del MOAS (Migrant Off Shore Aid Station).

Racconti e testimonianze hanno arricchito i lavori in cui le parole dirette di Jean e Giada hanno dato il senso reale dell’attività del soccorso sanitario nello Stretto di Sicilia e ora anche nel Mar Egeo.

In quest’ambito rientra la campagna di sensibilizzazione ‘E liberali dal mare’: “il mare – ha sostenuto il Direttore Nazionale Mauro Casinghini – è legato all’immagine delle vacanze, della famiglia e del divertimento, ma noi vogliamo sottolineare l’aspetto di morte che ora sta acquisendo”.

Sono ormai due mesi che ha preso il via, appunto il 15 dicembre, la nuova missione umanitaria dell’Ordine di Malta nel Mar Egeo.

“Se non li vedi non li puoi capire. Quegli enormi laghi neri e profondi che sono gli occhi dei bambini, la dignità di una donna che nonostante tutto tenta di lavarsi con una salviettina profumata, un ragazzo che tiene per mano un amico con la gamba fratturata, il sapore del sale acre sulle labbra, il sudore, l’odore del ferro e l’odore della morte di quel momento di tragica stasi e di silenzio al passaggio dei sacchi neri pieni di corpi, di persone, di sogni, di speranze, di popoli. Siamo ospiti, ospiti di questo mondo, non proprietari. Mi sento in dovere di far sentire a casa, per quanto possibile, chiunque lo chieda, non importa quanti, come e da dove: noi ci siamo”.

Questo lo spirito di missione di Giada Bellanca, medico del Cisom, impegnata oggi nelle acque dell’Egeo, dopo aver trascorso molto tempo sui mezzi di soccorso impegnati nello Stretto di Sicilia:

“Lavorare in Egeo significa lavorare in un ambiente geograficamente diverso dalle nostre abitudini, perché l’Egeo è un mare piccolo, chiuso, le distanze geografiche tra i confini turchi e i confini greci sono minimi: soltanto poche miglia. Parliamo di una costellazione di 400 tra isole e isolette abitate e nella maggior parte disabitate; parliamo di un mare dove il cambiamento climatico e le correnti sono repentine; parliamo di un flusso migratorio fatto con gommoni piccolissimi, con una media di 40-50-60 persone a bordo, e un gommone del genere anche con un mare 2 o 3 rischia il naufragio. La cosa peggiore per questi gruppi che fuggono, con la speranza di arrivare a breve, perché vedono l’altra costa e quindi c’è l’illusione, è il non rendersi conto del vero pericolo che sono gli scogli a fior d’acqua vicino le isole, là tutta la zona è a basso fondale. Il rischio è enorme, perché a squarciare un tubolare di un gommoncino fatto di nulla non ci vuole niente! E la maggioranza non sa nuotare. Per noi tutto questo è uno stress psicologico perché per alcuni aspetti la vicinanza alle coste può essere un pro enorme per l’arrivo dei migranti; minore è la distanza, minore devono essere i tempi di salvataggio, tutto deve essere fatto nell’arco di pochissime ore e, a volte, anche soltanto nell’arco di mezz’ora. Quindi, noi dobbiamo essere sempre pronti e avere mille occhi, perché si parla di 400 isolette e l’assetto navale è minimo”. Ed ancora: “I flussi migratori lì sono diversi rispetto a quelli del Mediterraneo, in quanto non abbiamo il flusso centrafricano, il flusso nordafricano e il flusso del Corno d’Africa, quindi di tutta quella parte che va dalla Somalia all’Eritrea e all’Etiopia. Statisticamente il flusso dell’Egeo è un flusso di siriani. Abbiamo poi un 20 per cento proveniente da altri Stati, a me sono capitati anche iracheni, afghani, anche curdi, che fanno parte di questo flusso migratorio che sta cambiando: cambia la storia e cambia il flusso migratorio”.

Il team del CISOM, a bordo della Responder, una moderna nave di 51 metri dell’organizzazione umanitaria MOAS, ha finora tratto in salvo 529 persone, di cui 59 bambini; tutti assistiti dalle squadre sanitarie, composte da medico e infermiere.

Mauro Casinghini, direttore nazionale del Cisom, in merito all’annuncio della Nato di varare una missione per affrontare la questione migranti e smantellare le reti di trafficanti ha sostenuto: “l’augurio è che possa funzionare e ridurre soprattutto le morti nell’Egeo. Certamente se la decisione è alla base di un contrasto concreto al traffico umano, l’iniziativa della Nato è sicuramente è una iniziativa necessaria. Ovviamente ne dobbiamo conoscere i confini e le regole. La cosa che personalmente devo dire un po’ mi preoccupa, è la riconsegna degli eventuali migranti soccorsi sul suolo turco. Occorre ricordare che l’Europa, per cose molto similari, ha addirittura condannato l’Italia, parlo del Consiglio d’Europa. Per cui da questo punto di vista dobbiamo capire in quale cornice si inserisce questo intervento, anche dal punto di vista del soccorso” …. “le regole d’ingaggio del Patto Atlantico sono differenti da quelle dell’intervento di uno Stato membro nell’ambito di un soccorso. Però, sicuramente, si potrebbe configurare un problema di questo tipo: cioè persone che scappano dalla Siria attraverso la Turchia – faccio ovviamente l’esempio dei siriani – che vengono riportate sul suolo turco e questo naturalmente potrebbe creare anche un problema alla Turchia, perché poi di fatto dovrebbe avere il modo di sistemare questi grossi flussi di siriani che la popolano”.

S. AGATA SICURA 2016

Per i festeggiamenti di Sant’Agata, che hanno avuto inizio il 3 febbraio, il Comune di Catania ha predisposto una complessa e perfetta macchina di Protezione Civile cui ha fatto parte anche il CISOM, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che ha partecipato con proprie squadre sanitarie di volontari, garantendo, sino al termine dell’evento, l’incolumità e l’immediato soccorso alle migliaia di cittadini che hanno partecipato alle numerose funzioni religiose.

In particolare i team sanitari del CISOM, che hanno gestito i due posti medici presenti all’interno della Cattedrale, con 36 volontari (di cui 9 medici, 3 infermieri e 2 psicologi), sono stati in grado di dare una pronta risposta a tutte le emergenze che si sono verificate all’interno della cattedrale, soprattutto nei momenti topici di entrata e uscita del “fercolo”, e di maggiore afflusso di proseliti; momenti questi particolarmente critici per il pronto intervento, il trattamento e l’evacuazione del paziente.

Perfetta la scelta di predisporre la presenza, all’interno della cattedrale, delle due postazioni mediche che hanno permesso un più immediato intervento sanitario sul paziente, riducendo così notevolmente i tempi di evacuazione dalla cattedrale stessa verso gli altri dispositivi di soccorso, presenti nelle aree attigue alla cattedrale. In particolare due psicologi, specializzati in psicologia di emergenza, hanno fronteggiato situazioni critiche di crisi di panico. I Volontari CISOM, nella prima mattina, del giorno 4, hanno trattato oltre una decina di pazienti, con patologie fortunatamente non gravi ma ricollegabili alla stanchezza e all’affollamento del luogo.

Tutti gli interventi operati dal nostro personale sono stati effettuati nel rispetto delle funzioni religiose.

L’attività di assistenza e pronto intervento prosegue anche per la c.d. “Ottava di Sant’Agata” di giorno 12. Le squadre sanitarie del CISOM saranno presenti per dare ancora supporto al coordinamento della protezione civile dell’Amministrazione Comunale.

Concerto raccolta fondi

Grazie alla stretta collaborazione tra il CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e l’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, il 2016 si apre con uno straordinario evento: un Concerto di raccolta fondi.

Martedì 26 gennaio, alle ore 19,30, presso la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica il Maestro Sir Antonio Pappano dirigerà l’Orchestra e il coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Michael Barenboim violino

Lisetta Oropesa soprano

Vito Priante baritono

Debussy Prélude à l’après-midi d’un faune

Schönberg Concerto per violino

Fauré Requiem

Musica come narrazione, musica come linguaggio universale, musica come azione coordinata. Tutti gli elementi strumentali concorrono alla creazione di un concerto così come il CISOM si attiva nel momento dell’emergenza, in poche concrete azioni che danno l’avvio all’intervento, alla risposta immediata.
Sarà possibile prenotare il proprio posto e acquistare i biglietti scrivendo una mail a eventi@cisom.org oppure chiamando il numero 06/69773203.

Bari: il CISOM ai festeggiamenti di San Nicola

Durante i festeggiamenti del Santo Patrono di Bari il CISOM è stato presente, presso la Basilica Ponteficia, con un presidio di primo soccorso medicalizzato e di accoglienza per la moltitudine di fedeli devoti che da ogni parte del mondo sono giunti per venerare le spoglie di San Nicola e per partecipare alle Sante Messe che sono state celebrate, ogni ora, con rito cattolico-romano e con rito ortodosso, considerata la presenza di fedeli del culto Cattolico e di quello Ortodosso.

Grazie all’interessamento di Padre Ciro Capotorto OP, Priore e Rettore della Basilica Pontificia del Santo, si è creata una sinergia che ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Le giornate più ricche di eventi sono state il 6 e il 19 dicembre, che hanno visto gli interventi dei Volontari del Gruppo CISOM di Bari, i quali hanno potuto assistere i fedeli anche attraverso l’utilizzo di una sala medica attrezzata.

Il Servizio, che ha riscosso il plauso del Priore e Rettore della Basilica, è stato organizzato su due turni diurni e ha visto coinvolti diciotto volontari fra medici, infermieri professionali e soccorritori.

Giubileo Straordinario della Misericordia 8 dicembre 2015

Le prime luci dell’alba di giorno 8 dicembre vedranno i Volontari del CISOM già presenti nei pressi di Piazza San Pietro, con un posto medico avanzato, 5 ambulanze e 7 squadre di soccorritori. 10 medici, 12 infermieri, 8 autisti soccorritori e 10 logisti saranno operativi per il giorno dell’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, che simbolicamente determina l’inizio dell’Anno Santo. Anche 17, tra medici e soccorritori del Corpo Militare dell’Ordine di Malta, contribuiranno alle attività di assistenza sanitaria.

Per essere preparati a contenere l’afflusso dei pellegrini, che da ogni parte del mondo si riverseranno nella Capitale, è stato ristrutturato e reso ancora più funzionale il “Posto di Primo soccorso” di Piazza San Pietro, che oggi è stato inaugurato dal Gran Maestro dell’Ordine, Fra Matthew Festing.

Il Posto di Primo Soccorso, presidio medico gestito dall’Ordine di Malta, situato a pochi metri dal sagrato della Basilica di San Pietro, che da ben 35 anno offre assistenza medica ai pellegrini tutti i giorni dell’anno, costituisce il Centro Operativo del lavoro dei volontari.

Nel corso dell’Anno Santo saranno quasi 2.500 i volontari del Sovrano Militare dell’Ordine di Malta impegnati a Roma durante il Giubileo Straordinario della Misericordia, che giungeranno, oltre che dai Paesi europei, anche dagli Stati Uniti e da Cuba.

I team di medici, infermieri e soccorritori saranno, quindi, dislocati in prossimità delle  Basiliche romane: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura. La loro presenza sarà comunque assicurata anche in Piazza di Spagna.

Presso ogni Basilica i volontari dell’Ordine di Malta assicureranno due turni al giorno: dalle 07 alle 13 e dalle 13 alle 19. Ogni turno vedrà impegnati un medico, un infermiere e due soccorritori.

Macerata e Fermo-Ascoli Piceno: corso formativo

In collaborazione con il Dipartimento Protezione Civile della Regione Marche, Rete Ferroviaria Italiana ha organizzato un corso formativo su eventuali interventi in caso di disastri che potrebbero verificarsi sulla rete ferroviaria regionale.

Questo primo corso, che ha avuto luogo ad Ancona, ha visto la partecipazione di circa 130 Volontari appartenenti alle varie associazioni regionali delle Marche. Non poteva certamente mancare la presenza del CISOM, rappresentata dai Volontari dei Gruppi di Macerata e di Fermo-Ascoli Piceno.

Ad una applicazione teorica è seguita una esercitazione pratica, che ha avuto come teatro il sedime ferroviario, avente lo scopo di preparare il personale Volontario, chiamato ad intervenire, a prendere “confidenza” con le gravi problematiche che potrebbero essere originate da eventi disastrosi. Il corso farà, di sicuro, da modello in campo nazionale.

Al termine dei due moduli il personale partecipante ha compilato un apposito questionario e allo stesso è stato,  poi,  rilasciato un Attestato di Frequenza, che abilita i Volontari ad essere chiamati in caso di necessità.

Il progetto, che ha indubbiamente riscosso notevole entusiasmo anche tra i partecipanti, vedrà, sabato prossimo, la ulteriore partecipazione di altri Volontari con la immancabile presenza del CISOM, rappresentato dai Gruppi di Macerata e Fermo-Ascoli Piceno.

Verso il “World Humanitarian Summit” di Istanbul

In vista del “World Humanitarian Summit” dell’Onu, che avrà luogo a Istanbul nel maggio del 2016, il Sovrano Militare Ordine di Malta ha organizzato, presso la sede della stampa estera a Roma, una conferenza dal titolo “Popoli in fuga dalla guerra: soccorso, assistenza, integrazione”. Moderatore dell’incontro il Vicedirettore Ansa, Stefano Polli.

Il Gran Cancelliere dell’Ordine, Albrect Freiherr von Boeselager, ha dato inizio ai temi della conferenza con l’argomento Crisi rifugiati: L’Ordine di Malta e lo scenario internazionale”.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei, on. Sandro Gozi, ha trattato il temaVerso politiche europee comuni per l’accoglienza e l’integrazione“; mentre il Coordinatore Emergenze, Molteser International, Agenzia di Soccorso Internazionale del Sovrano Ordine di Malta, Oliver Hochedez,  ha analizzato “La crisi siriana: una popolazione allo stremo“. Il Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, Dominique de La Rochefoucauld-Montbel, ha poi illustrato il cammino “Verso il World Humanitarian Summit”.

Densi di significato, infine, gli interventi del direttore del think tank britannico Forward Thinking, Oliver McTernan, e del Direttore Nazionale del CISOM, Mauro Casinghini che ha sostenuto anche che “L’Europa ora ha, finalmente, preso coscienza del fenomeno migratorio, ma ancora fà veramente troppo poco. Qualche anno fa, se la memoria non mi inganna, funzionari di Frontex mi parlavano di best practice italiana, esempi, procedure, esperienze passate opportunamente formalizzati in regole o piani in modo tale da poter essere seguiti e ripetuti.

I team sanitari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, dalla fine del 2013 hanno tratto in salvo oltre 40 mila persone. Solo tra il mese di ottobre e quello di novembre sono state tratte in salvo, dai Volontari del CISOM, 1416 persone, di cui quasi la metà dalle motovedette e l’altra metà da navi maggiori. Mentre sulla terra ferma i controlli possono essere facilitati dall’uso delle telecamere, in mare ciò non è possibile.

La Sicilia gioca ancora oggi un ruolo fondamentale anche in questo contesto del fenomeno migratorio”.

Como: Protocollo d’intesa col Comune di Garzeno

Il 30 ottobre il primo cittadino del Comune di Garzeno (CO), il Capo Gruppo Cisom di Como e il Capo della Sezione Cisom di Dongo (CO), hanno sottoscritto un protocollo di intesa relativo all’utilizzo, in comodato d’uso gratuito, di una unità immobiliare del Comune di Garzeno per il raggiungimento delle obiettivi propri del CISOM.

L’accordo prevede anche che l’utilizzo del bene sia destinato all’assistenza alle persone anziane, all’approvvigionamento di viveri e di medicinali urgenti a persone in difficoltà, che venga usato altresì per le attività connesse al controllo del territorio comunale compreso l’avvistamento di incendi boschivi nei territori del Comune di Garzeno e della Valle Albano.

Un accordo, in sostanza, inteso a disciplinare i rapporti di cooperazione tra i due enti per favorire il raggiungimento delle finalità in tema di protezione civile. Il gruppo CISOM di Como ha, altresì, condiviso una lettera d’intenti con l’Associazione Progetto Sorriso nel Mondo relativa al progetto “Libri in Corsia”, nella certezza che tale attività possa portare aiuto e sollievo agli ammalati ospiti dell’Ospedale Civile S. Anna di Como.

 

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