Il Gran Cancelliere in visita nella nuova sede di Milano

Il Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Albrecht Boeselager, si è recato in visita nella nuova sede del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM a Milano, inaugurata lo scorso ottobre. Presenti circa 30 volontari tra medici, responsabili sanitari e capisquadra. “La combinazione del vostro lavoro – ha detto il Gran Cancelliere – che coniuga l’assistenza sociale per i più deboli, come i senzatetto, con i servizi medici, rappresenta la missione chiave del nostro Ordine”.

“La vostra esperienza nell’entrare in relazione con le persone che aiutate, vi rende un esempio davvero eloquente del modus operandi dei nostri volontari” ha aggiunto Albrecht Boeselager nel corso della visita, ringraziando per il grande impegno, oltre ai volontari, il presidente e la vicepresidente del CISOM, Gerardo Solaro del Borgo e Maria Bonatti Mameli.

Il Gran Cancelliere si è poi soffermato sulle molteplici attività dell’Ordine di Malta in ambito internazionale ribadendo l’impegno crescente nelle regioni adiacenti a conflitti e a seguito di disastri naturali.

La nuova sede ospita, oltre agli uffici operativi, l’Ambulatorio Medico Mobile, gli alloggi e diverse aule per corsi di formazione per agli oltre 220 volontari iscritti sul territorio milanese.

Al lavoro per non perderli

I volontari tra i tossicodipendenti nel boschetto di Rogoredo

Il “boschetto” della droga a Rogoredo è considerato una delle piazze di spaccio più grandi del Nord Italia, un “concentrato di male e di disperazione che risucchia centinaia di giovani”, come l’ha definito con parole drammaticamente efficaci una dei circa 25 volontari del Corpo Italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – Cisom che da qualche mese operano in questa zona della periferia sud di Milano.

Il progetto è nato come un’estensione del lavoro svolto con i senza dimora, spiega l’avvocato Carlo Settembrini Sparavieri Trabucchi, capogruppo Milano del Corpo Italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, nell’ambito dell’iniziativa voluta dalla Prefettura di Milano, e in stretta collaborazione con gli altri operatori delle comunità di recupero dei tossicodipendenti. Ogni mercoledì sera i volontari, con l’appoggio di questi operatori, sono lì, davanti alla stazione ferroviaria di Rogoredo, con le loro divise arancioni e il loro furgone, per distribuire tè caldo e cibo, “per sfamarli, pulirli, ascoltarli”. E’ il primo passo per stabilire un contatto, per “agganciarli”, prima di proporre loro di lasciare il boschetto per trovare rifugio nel centro di prima disintossicazione, non lontano da lì, a Lambrate.

“Si tratta di una realtà completamente diversa da quella dei senza dimora”, spiega Annabella, una volontaria che partecipa a questa iniziativa fin dalle prime battute, “a differenza dei senzatetto, i tossicodipendenti, di cui circa un 30% sono donne, non hanno punti di riferimento, come le mense o i ricoveri”. “Facciamo da ponte”, spiega la volontaria, che descrive un’esperienza “molto coinvolgente per noi e utile per loro. Hanno percepito che adesso c’è una presenza costante, che li sta osservando. Io li riconosco, loro ci riconoscono, ci cercano, ci chiamano ‘quelli con la divisa e la croce’”. “Noi ci siamo, ogni mercoledì, dalle 21 alle 24”.

Il progetto stabilisce una perfetta sinergia tra l’esperienza delle unità di strada del Cisom, e le case di primo ricovero con operatori esperti nell’approccio con i tossicodipendenti. Finora sono una quarantina le persone che hanno lasciato il boschetto per intraprendere un percorso di disintossicazione e questo è un primo passo molto importante. “Adesso la mia attenzione è rivolta a una ragazza di 28 anni, incinta al quarto mese – conclude Annabella – ci sentiamo via sms più o meno ogni due giorni, spero di non perderla”.

fonte www.orderofmalta.int 

Le nostre squadre di psicologi per un progetto dedicato alla Guardia Costiera nelle situazioni di forti stress

Nel 2010 il Consiglio dell’Unione Europea  ha invitato gli stati Membri a creare dei programmi che includessero azioni e attività psicosociali e di resilienza riguardo la gestione del rischio. In molti contesti operativi militari e civili, le diverse organizzazioni coinvolte sono sempre più attente a considerare la valorizzazione delle componenti psicologiche e psicosociali per prevenire le numerose e frequenti problematiche collegate all’esposizione ad eventi e contesti ad alta emotività espressa; migliorare la qualità della vita del personale come fattore necessario allo sviluppo dell’efficacia e dell’efficienza nelle organizzazioni e nei contesti.

Sulla base di questa premessa Il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, grazie ai fondi ISF 2014-2020, hanno elaborato uno specifico progetto di supporto psicologico che, visto il carattere innovativo, può essere configurato come sperimentazione rivolta, in modo specifico, al personale della Guardia Costiera sempre impegnata in situazioni di forte stress.

297 ore di attività in cui le nostre squadre hanno operato e organizzato il lavoro di ascolto e assistenza per la formazione delle guardie di frontiera in relazione alle prestazioni della loro sorveglianza, consulenza e controllo in conformità con il diritto internazionale dei diritti umani.

Fra le varie attività richieste e impostate dalle nostre squadre di psicologi: migliorare la qualità di vita del personale;  valorizzare le risorse umane individuali e dei gruppi operativi; promuovere iniziative per favorire lo sviluppo delle risorse umane e il benessere relazionale del personale (welfare relazionale);  aumentare la capacità di autoprotezione psicosociale e la capacità di gestione dello stress nelle situazioni critiche; migliorare le prestazioni in termini relazionali e di comunicazione nello svolgimento dei compiti di soccorso e nella capacità di prendersi cura delle componenti emotive.

Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, rientra nell’Internal Security Fund 2014 – 2020 Emergency Assistance 2016 Grant Agreement Home 2016 ISFB AG EMAS 0044 «Acquisition of equipment, devices and services for border surveillance and SAR».

Progetto Chabrouh: i volontari portano un dono unico al centro sulla disabilità di Beirut

Alla fine del 2015 alcuni dei nostri volontari aderiscono al Blessed Gerard Retreat, il ritiro  organizzato per i giovani membri e volontari dell’Ordine di Malta, con lo scopo di avvicinare le giovani generazioni alla spiritualità dell’Ordine e delle sue strutture centrali, oltre a dare loro la possibilità di conoscersi.In questa occasione incontrano Sandra Fayad e Nour Moghabghab, due instancabili volontarie libanesi che illustrano per la prima volta il Progetto Chabrouh che vede la centralità delle attività nella gestione dell’Al Fadi Center, il centro che fornisce assistenza ai disabili libanesi, localizzato nella cittadina di montagna di Chabrouh, a circa 60 km dal centro di Beirut.Tra il 2017 e il 2018 diversi volontari volano in Libano per seguire i progetti assieme alle altre associazioni dell’Ordine e ai volontari CISOM provenienti da paesi diversi

“Servire gli ospiti in quel bellissimo contesto è  stata una esperienza spiritualmente profonda “ racconta  Pierluigi Camporese, CISOM di Padova – primo italiano coinvolto nel Progetto-“ e ci siamo resi conto che gli italiani potevano fare di più per questo significativo progetto interrogandoci anche sulla possibilità di offrire un dono   – in particolare una reliquia – alla Cappella del Centro Al Fadi”

Una reliquia preziosa per un progetto importante

Grazie anche all’aiuto del Capo Area Nord, Francesco Giuseppe Bettiol è stata presentata la richiesta per la concessione di una reliquia all’Ordine dei Frati Minori Conventuali, che sono gli attenti custodi della Basilica nella quale il corpo di Sant’Antonio da Padova è sepolto sin dal XIII secolo, e dove decine di migliaia di pellegrini si recano ogni anno per venerarlo e chiedere con fiducia la sua intercessione.

Con l’occasione è stato presentato il  Progetto Chabrouh e le attività che vengono portate avanti con dedizione dall’Associazione libanese dell’Ordine, attraverso numerosi giovani volontari che affluiscono ogni anno da diversi paesi europei. Nel maggio 2017, i francescani hanno approvato la richiesta per la concessione una reliquia di prima classe di sant’Antonio,  una piccola parte del corpo del Santo destinata al Centro Al Fadi, come segno di vicinanza tangibile ai fratelli e alle sorelle che risiedono in un Paese che è propriamente parte della Terra Santa.

Con la conclusione del 2018 il CISOM ha avuto l’onore di consegnare il dono ai nostri amici libanesi nel corso di una Santa Messa celebrata dal Nunzio Apostolico in Libano per la visita del Luogotenente del Gran Maestro al Centro Al Fadi.

Grazie ad una idea dei volontari ed alla disponibilità dei responsabili dell’Ordine Francescano di Padova e del Rettore della Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova è stato possibile, dunque, arricchire un luogo già significativo per l’esperienza che offre e fornire negli anni avvenire un segno distintivo al progetto Chabrouh e all’Al Fadi Center

A Panama per la Giornata Mondiale della Gioventù

L’Ordine di Malta è stato primo in assoluto ad iscriversi, nel febbraio dello scorso anno alla Giornata Mondiale della Gioventù che quest’anno si è tenuta a Panama, chiedendo poi il supporto di Francia, Italia e Germania, paesi di provenienza dei volontari, tutti specializzati in soccorso e prima assistenza medica. Un’attività intensa che raccontiamo in poche righe piene di sentimento e senso della condivisione. I progetti internazionali a cui i nostri volontari partecipano, rappresentano un’esperienza fatta di rapporti umani e arricchimento personale. Il confronto, oltre al valore dell’aiuto, genera volontari pronti ad ogni evenienza.

La missione ha inizio il 21 gennaio 2019 con un folto gruppo di 33 volontari del CISOM (insieme a 8 volontari del posto di Primo Soccorso di San Pietro, 17 dell’ Ordre de Malte France, 33 del Malteser Hilfsdienst Deutschland e 41 della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia), in collaborare con le autorità locali panamensi (in particolare, i Bomberos – Vigili del Fuoco) per organizzare delle postazioni di Primo Soccorso. L’impegno è quotidiano, in più turni giornalieri, nel servizio di assistenza sanitaria, che si rivela particolarmente faticoso, non solo per gli orari:  i turni protratti e la durata delle attività dei fedeli in preghiera e un’elevata temperatura ( oltre i 35°) hanno comportato numerosi interventi per casi di insolazione. Le squadre composte da due coppie di nazionalità diversa hanno lavorato in perfetta sintonia con i colleghi panamensi (la squadra era formata da 4 Volontari: un medico, un conoscitore della lingua spagnola e due soccorritori).

Le esperienze dei volontari
Giovanni Doretto,
CISOM di Mestre (VE) ricorda così la sua esperienza: Durante le pause, abbiamo incontrato più volte il Grande Ospedaliere, Dominique de La Rochefoucauld-Montbel, che ha seguito da vicino il servizio dei volontari, con lui abbiamo partecipato ad alcuni incontri e ad una bellissima Santa Messa celebrata in una chiesa della zona povera di Panama. Qui abbiamo avuto l’occasione di vedere e toccare con mano il bisogno di aiuto di una parte della popolazione panamense.

Non mi trattengo, vedo un piccolo gruppo di bambini giocare nella strada sporca e impolverata con dei barattoli al posto di un pallone. Con l’aiuto di Cristina e Mimmo, recuperiamo un pallone e scambiamo qualche “passaggio” con loro, gli regaliamo alcuni succhi di frutta che avevamo con noi. Sono felici, si lasciano fotografare, i loro occhi si fanno grandi e ci ringraziano a modo loro, correndo veloci per un campetto (in nudo cemento) poco distante. Mi scappa qualche lacrima, sono commosso.

Cosa mi rimane di Panama ? “Ho visto genitori, catechisti, sacerdoti e tanti, tanti ragazzi. Mi ha impressionato l’attenzione, la partecipazione di questi ragazzi. Mi sono commosso vedendoli chini a seguire i diversi momenti del discorso del Santo Padre, nel seguire sul libretto loro fornito i vari passaggi liturgici. Mi sono detto allora abbiamo speranza. Non posso che concludere con un augurio, che questa missione sia la prima di una lunga serie,  a testimonianza del pluricentenario impegno verso i deboli e gli ammalati, che contraddistingue il Sovrano Militare Ordine di Malta.

Federica Usanna e Claudio Filippi, volontari del Ponente ligure commentano l’esperienza commentando che “Sono stati giorni intensi, con turni di servizi incessanti, per i molteplici momenti che hanno colmato l’intero evento. Tra questi il Festival della Gioventù che ha costituito  una parte determinante del  programma delle attività durante la GMG a Panama. Il fine è stato quello di unire i giovani di tutto il mondo attraverso la condivisione dei loro talenti artistici, religiosi ed esperienze di fede e di vita. La presenza così vicina e le significative parole di Papa Francesco, ci hanno fatto sentire tutti più uniti tra i tantissimi giovani provenienti da tutto il mondo. Occasione – questa – che ci ha dato oltremodo  la  possibilità di conoscerci, confrontarci e condividere le proprie esperienze di vita. La GMG è stata  un’esperienza unica nel suo genere, la stanchezza che si  accumulava durante le giornate,  svaniva  appagati da grande emozioni che abbiamo condiviso tra noi volontari e i giovani  partecipanti all’evento. Siamo tornati ricchi di ricordi bellissimi che ci porteremo nel cuore sempre. Per noi che abbiamo preso parte come volontari, è stata la prima esperienza del genere a questo straordinario evento della Giornata Mondiale della Gioventù. Pertanto ci rivediamo a Lisbona, alla prossima GMG.”

 

 

 

I volontari del Corpo Italiano di Soccorso alla JMJ – PANAMA 2019

L’evento si terrà dal 22 al 27 gennaio 2019

120 i volontari dell’Ordine di Malta che parteciperanno alla XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, che si tiene a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019 alla presenza di Papa Francesco. Fra loro più di trenta sono i volontari specializzati del Corpo Italiano di Soccorso che hanno risposto da tutta Italia.

L’Ordine di Malta è stato primo in assoluto ad iscriversi all’evento nel febbraio dello scorso anno e Francia, Italia e Germania sono i paesi di provenienza dei volontari, tutti specializzati in attività di soccorso e prima assistenza medica. Saranno presenti a tutti i principali eventi internazionali e alle messe della manifestazione, ispirata quest’anno a un passo del Vangelo di Luca: “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola”.

All’indomani della assistenza fornita nella città di Roma durante il Giubileo della Misericordia, l’Ordine di Malta rinnova dunque la sua missione di assistere i pellegrini, e lo fa con una sola voce e con un solo volto: per l’occasione i volontari, pur appartenendo a corpi nazionali diversi, indosseranno infatti uniformi uguali. Particolarità del loro contributo sarà proprio la capacità di interagire in lingue diverse con giovani pellegrini provenienti da molti paesi del mondo.

Attesi nel paese del centro America oltre 250mila giovani pellegrini. Papa Francesco porterà un messaggio di “speranza” soprattutto “a chi è vittima di violenza, a chi è forzato a migrare, a chi è caduto nella rete del narcotraffico”.

I volontari dell’Ordine di Malta integreranno i servizi di primo soccorso, della protezione civile e dei pompieri di Panama in stretta cooperazione con la Gendarmeria e la Guardia svizzera Vaticana.

ESERCITAZIONE OKTOBER TEST 2018

Durante il fine settimana del 19, 20 e 21 ottobre, si è svolta una importante esercitazione alle porte di Milano che ha visto coinvolti circa 230 volontari.

Oltre a CISOM hanno partecipano: Croce Verde APM, Croce Verde Corsico, Croce Viola Rozzano, Croce Rossa Opera, Croce Verde Trezzano, Sipem, Dipartimenti Protezione Civile Area B Milano.

Scenario idrogeologico con taglio boschivo, scenario sanitario, ricerca dispersi tra macerie con unità cinofile, ricerca dispersi con GPS nei boschi, evacuazione supermercato a seguito di allarme batteriologico, simulazione black out notturno con assistenza alla popolazione sfollata, esondazione fiume con taglio boschivo più incidente autostradale.

Tre giorni impegnativi, perché alla formazione dedichiamo tutto il tempo necessario.

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Inaugurato a Milano lo spazio CISOM

Ieri mattina, l’avvocato Carlo Settembrini Sparavieri Trabucchi ha aperto le porte della nuova Sede CISOM a Milano con una conferenza stampa durante la quale sono intervenuti: il Presidente del CISOM Gerardo Solaro del Borgo, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, S.E. Mons. Franco Agnesi e l’artista Patrick Tuttofuoco.

“La necessità di avere una nuova sede operativa a Milano – spiega l’Avv. Carlo Settembrini Sparavieri Trabucchi – nasce dall’implementazione delle attività di formazione, soccorso e assistenza e dall’aumento dei materiali impiegati. Nella sua versatilità, Spazio CISOM offre al suo interno gli ambienti necessari per il materiale e per i mezzi – tra cui il nuovo Ambulatorio Medico Mobile – nonché per gli uffici di segreteria, per le stanze dei volontari e per le aule per i corsi di formazione aperti agli oltre 220 volontari iscritti sul territorio milanese e a tutti coloro a cui interessa partecipare.

Il nuovo Spazio CISOM, posizionato in via Passo Pordoi, coniuga la facile raggiungibilità attraverso il trasporto pubblico anche in orari notturni e festivi (come al termine dei servizi di unità di strada) e l’ampiezza degli spazi, difficilmente rintracciabili in zone più centrali della città.”

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Ph. © Luca Sala

Prima Giornata Nazionale dell’Ordine di Malta Italia

Si svolge oggi, per la prima volta, la Giornata Nazionale dell’Ordine di Malta in Italia: una giornata dedicata alla promozione della salute e della solidarietà.In alcune delle piazze di 11 città italiane -dalle 9 del mattino alle7 di sera- è possibile sottoporsi ad esami gratuiti per controllare la pressione arteriosa e avere un colloquio orientativo con un medico. Assieme alle informazioni sanitarie di base, la giornata è stata pensata per far conoscere alcune delle numerose attività in campo umanitario e assistenziale che l’Ordine di Malta svolge in Italia e in 120 Paesi del mondo.

Le 11 città coinvolte sono: Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Loreto, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia. In alcune delle piazze di queste città i componenti e i volontari delle differenti strutture dell’Ordine – Gran Priorati, Associazione nazionale, Delegazioni, Corpo italiano di Soccorso e Corpo Militare, quest’ultimo ausiliario dell’Esercito italiano specializzato proprio nell’assistenza sanitaria e umanitaria – distribuiranno materiale informativo e risponderanno alle domande di chi sarà interessato a conoscere meglio la missione dell’Ordine che da 900 anni è al servizio del prossimo.

Il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, si è recato questa mattina in visita alla tenda allestita in Piazza del Popolo a Roma, dove ha calorosamente salutato i volontari coinvolti nella giornata.

Parlando con il Procuratore del Gran Priorato di Roma Amedeo de Franchis ed il Presidente dell’Associazione Italiana Riccardo Paterno’, il Gran Maestro si è complimentato per l’organizzazione di questa prima giornata nazionale italiana, auspicando che questa possa diventare un appuntamento annuale.

Direzione Nazionale: consegna onorificenze

S.E. il Luogotenente di Gran Maestro, Frà Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, unitamente al Sovrano Consiglio, ha voluto concedere le Onorificenze al Merito Melitense a coloro che, con proprie attività favorevoli al Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Militare Ordine di Malta, hanno dato onore e prestigio all’Ordine stesso.

L’Ordine pro-Merito Melitense è un Ordine cavalleresco la cui onorificenza, suddivisa in due classi (civile e militare), è conferita per azioni lodevoli a beneficio delle iniziative dell’Ordine di Malta.002 aprile 2018

Nei meravigliosi saloni della “Casa dei Cavalieri di Rodi” di Piazza del Grillo, sede della Fondazione del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, il 18 aprile u.s. ha avuto luogo la cerimonia di consegna, impreziosita dalla presenza del Grande Ospedaliere dell’Ordine, S.E. Dominique Principe de La Rochefoucauld-Montbel, Balì Gran Croce d’Onore e Devozione in Obbedienza.

La “Sala della Loggetta” detta anche delle “Cariatidi” è stata dunque teatro della cerimonia di consegna agli insigniti, cui hanno partecipato, invitati dal Presidente della Fondazione, Nob. Gerardo Solaro Del Borgo, e dal Direttore Nazionale, dr. Mauro Casinghini, il Presidente dell’Acismom, Prof. Riccardo Paternò, il Consigliere d’Ambasciata, Don Alberto Moncada dei Principi di Paternò, il Comandante del Corpo Militare dello Smom, Gen. Mario Fine.

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