GRUPPO CISOM DI PISTOIA AL SERVIZIO DEI PELLEGRINI PER LA CELEBRAZIONE DELL’ANNO SANTO IACOBEO 2021

Quest’anno, per la prima volta nella storia, la Santa Sede ha concesso di celebrare l’anno Santo Iacobeo anche a Pistoia e di ottenere l’indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa della Cattedrale di San Zeno, al termine di un pellegrinaggio, anche soltanto simbolico, per venerare l’Apostolo. Un evento di straordinario rilievo, che ha rafforzato il profondo legame religioso che da nove secoli unisce la città toscana e Santiago de Compostela, dove la Porta Santa è stata aperta il 31 dicembre scorso.

Il CISOM di Pistoia era presente il 9 gennaio, quando  il Vescovo della città ha tolto il sigillo ed è stata aperta la Porta Santa della Cattedrale, una delle cerimonie più solenni e importanti dell’Anno Santo Iacobeo, che ha visto i volontari del CISOM schierati in prima fila al servizio dei fedeli e dei pellegrini presenti durante la celebrazione.

Il servizio svolto, ha rappresentato l’inizio di una collaborazione sinergica tra il Comune, la Diocesi e il CISOM, in vista di numerose iniziative di carattere religioso, sanitario e caritativo, programmate nel corso di tutto il 2021.

MEDICI DEL CISOM A SUPPORTO DELLE USCA NELL’HOT SPOT DI LAMPEDUSA

Negli ultimi giorni, complici il mare calmo e le condizioni meteo favorevoli, il flusso di migranti in arrivo sulle coste di Lampedusa continua ininterrotto. Moltissime persone sono state assistite dalle squadre sanitarie del CISOM impegnate nel servizio di primissima assistenza sanitaria in mare, e trasferite poi nell’hot spot dell’isola.

Il prevedibile incremento degli arrivi, insieme alla reale possibilità di nuovi contagi da Covid-19, ha spinto la Direzionale Nazionale del CISOM a sottoscrivere un nuovo Protocollo di Intesa con la Regione Siciliana – Assessorato alla Salute, per l’invio di medici sull’isola, a supporto delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale – USCA – presenti nell’hot spot di Lampedusa. Già a settembre 2020, i medici del CISOM, hanno svolto l’importante attività sanitaria in emergenza nell’hot spot, realizzando per circa tre mesi oltre 7.700 tamponi per il rilevamento del virus Sars-Cov2 su tutti i migranti, supportando efficacemente il sistema sanitario regionale.

Dalla fine di febbraio e per i prossimi mesi, il CISOM ha garantito la presenza dei suoi medici 24 ore su 24 nel centro di primissima accoglienza, lavorando ancora una volta, insieme alle Istituzioni regionali, a tutela della sicurezza nazionale, ma soprattutto della salute della popolazione di Lampedusa e dei migranti sbarcati sull’isola.

IL PRESIDENTE GERARDO SOLARO DEL BORGO INTERVIENE AL CORSO SULLA PROTEZIONE DEI MIGRANTI E DEI RIFUGIATI PER LE AUTORITÀ LIBICHE

Questa mattina il Presidente del CISOM, Gerardo Solaro del Borgo, è intervenuto in una delle cinque sessioni quotidiane del Corso on line sulla Protezione dei migranti e dei rifugiati per le Autorità libiche, organizzato dal Sovrano Ordine di Malta in collaborazione con il think tank britannico Forward Thinking. Il Corso nasce per promuovere un dialogo interattivo sul tema, che consenta ai suoi partecipanti – i rappresentanti del governo libico e di altre importanti istituzioni nazionali – di condividere le migliori pratiche ed esperienze.

Durante il suo intervento, il Presidente del CISOM, ha parlato della protezione internazionale in mare, riportando l’esperienza sul campo del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta nelle operazioni di primissima assistenza sanitaria ai migranti nel Mar Mediterraneo. Nel suo discorso, il Presidente ha posto particolare attenzione sull’obiettivo che guida l’operato delle squadre sanitarie del CISOM: prendersi cura di tutte le persone che abbiano bisogno, ovunque, senza distinzione alcuna di razza e religione. Ha ricordato che l’intervento dei professionisti sanitari del CISOM è stato, e continua ad essere determinante, per salvare la vita ai molti migranti che attraversano il mare e che versano molto spesso in condizioni gravissime.

LAMPEDUSA: CONTINUA LA MISSIONE DI SOCCORSO DELLE SQUADRE SANITARIE DEL CISOM NEL MARE MEDITERRANEO

In questi ultimi tre giorni, le squadre sanitarie del CISOM presenti sull’isola di Lampedusa, a bordo delle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, stanno lavorando ininterrottamente per salvare il maggior numero possibile di esseri umani.
Nelle ultime 72 ore, infatti, con il miglioramento delle condizioni metereologiche, sono ripresi senza sosta gli sbarchi dei migranti a Lampedusa. Tra loro, decine di donne e bambini sono stati assistiti dai nostri medici ed infermieri che, nonostante la stanchezza e i turni massacranti, hanno continuato le operazioni di primissimo soccorso in mare, consapevoli di quanto intervenire nel più breve tempo possibile sia di vitale importanza.

In piena notte, sabato 20 febbraio, durante le operazioni di trasbordo sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, un barcone carico di migranti si è ribaltato al largo di Lampedusa. Le nostre squadre sanitarie, nonostante il buio, le grida di paura e il mare già molto mosso, hanno continuato con grande lucidità a soccorrere i migranti recuperati cercando, per quanto possibile, di farli sentire al sicuro e protetti. Il soccorso è avvenuto al termine di una giornata particolarmente intensa dal punto di vista operativo per l’elevato numero di imbarcazioni segnalate nei giorni precedenti.

Per tutta la giornata di domenica sono state salvate molte altre persone, tra loro anche un neonato di 10 giorni. Il lavoro dei nostri sanitari è continuato, a testimonianza che il CISOM, grazie alla presenza del suo personale sanitario, è sempre in prima linea per garantire le giuste condizioni di accoglienza e continuare la sua missione di salvaguardia della vita umana in mare.

RIPRENDONO LE ATTIVITÁ DELL’AMBULATORIO MEDICO MOBILE – AMM

L’attività dell’Ambulatorio Medico Mobile verrà svolta, a partire da febbraio 2021, in due grandi stazioni di Milano che attualmente non hanno un presidio sanitario settimanale: stazione di Cadorna e Stazione di Rogoredo. Questo servizio è stato pensato per dare aiuto e sostegno ai senza tetto, ma anche alle persone in difficoltà presenti sul territorio di Milano che necessitino di valutazioni mediche generali e/o di medicazioni di primo soccorso.

Il CISOM Gruppo Milano collabora con il Coordinamento del Comune di Milano e l’attività dell’Ambulatorio Medico Mobile seguirà questo spirito rimanendo a disposizione anche delle altre associazioni in termini di presa in carico e cura delle persone segnalate durante l’attività di Uds (Unità di Strada) e dal coordinamento.

Nella stazione di Rogoredo, inoltre, il CISOM già svolge da oltre due anni, un’attività di ascolto e supporto ai tantissimi ragazzi tossicodipendenti del boschetto: in questo scenario la presenza dell’Ambulatorio Medico Mobile sarà molto utile per l’aiuto e il sostegno sanitario di questi ragazzi che rischiano spesso gravi infezioni.

 

 

Il Viaggio, il mare, il soccorso del CISOM

Il 3 ottobre 2013 è una data che il CISOM non potrà dimenticare. Il personale sanitario del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta era in servizio, come sempre. Si trovava ancora al molo dopo aver passato la notte in mare e aver tratto in salvo centinaia di migranti, quando all’alba di quel giorno arrivò una nuova chiamata, uno di quei barconi di fortuna era naufragato al largo delle coste di Lampedusa. 368 persone persero la vita, soltanto 155 furono i sopravvissuti, di cui 41 minori. Le squadre di soccorso del CISOM erano lì, in prima linea, quando sono arrivati i primi morti. Erano lì, per salvare il maggior numero di persone nel più breve tempo possibile.

Proprio in memoria di questa tragedia, sin dal 2015 il CISOM collabora con il Comitato Tre ottobre ad un progetto di informazione ed educazione nelle scuole, “Semi di Lampedusa”, che quest’anno ha subito un importante ampliamento su scala nazionale. Il progetto Il Viaggio, il mare, il soccorso del CISOM, è un workshop online dinamico e interattivo che coinvolge circa 150 studenti. L’obiettivo di questo percorso è quello di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’accoglienza dei migranti, attraverso la testimonianza del lavoro svolto dal CISOM a Lampedusa.

Finora, la risposta degli studenti è stata davvero molto efficace! I ragazzi durante le videoconferenze hanno dimostrato un vero coinvolgimento, lasciandosi trascinare dalle emozioni più profonde. Con l’emergere di un reale interesse nei ragazzi per il lavoro svolto dalle squadre sanitarie sull’isola, possiamo considerare raggiunto il nostro obiettivo di smuovere le coscienze e sensibilizzare i più giovani nell’avvicinarsi al prossimo con rispetto e benevolenza.

EMERGENZA NEVE 2021 – LA RISPOSTA IMMEDIATA DEL CISOM RAGGRUPPAMENTO TOSCANA

Chiamati a supporto della Colonna Mobile della Regione Toscana per l’emergenza neve che ha colpito, all’inizio del mese di gennaio, la Garfagnana e le zone della Montagna Pistoiese, tra cui Abetone Cutigliano, i volontari dei Gruppi Lucca, Firenze, Livorno, Montemurlo e la sezione Cantagallo del CISOM, hanno immediatamente risposto all’emergenza, inviando i propri volontari sul territorio interessato.

I disagi causati sono stati gravi: oltre all’interruzione del servizio elettrico, la caduta di alberi ha intralciato la viabilità, isolando intere famiglie per giorni.

I volontari del CISOM, dopo aver prestato il loro servizio durante la seconda ondata dell’emergenza covid-19, sono partiti subito con mezzi spargisale, motosega e vanghe, a supporto della Regione e della popolazione, operando in condizioni estreme per liberare le strade e mettendo in sicurezza la comunicazione e la rete locale. Le squadre hanno affrontato giornate estenuanti, continuando a spalare neve senza sosta. Stanchi ma felici, hanno ripristinato le vie di uscita delle abitazioni e delle strutture pubbliche, consapevoli di essere stati ancora una volta a fianco delle persone in difficoltà.

9 VOLONTARI CISOM CALABRIA CERTIFICATI USAR PER INTERVENTO IMMEDIATO IN EMERGENZA

 

La Calabria, regione dalle mille bellezze, rappresenta uno dei territori a rischio eventi sismici rilevanti in Italia. Diversi i terremoti dannosi, tra cui il terremoto-Maremoto di Reggio e Messina del 1908 dove le città sono state sbriciolate dall’evento sismico di magnitudo 7,2, fra i più forti registrati. Dall’esperienza d’intervento e gestione del rischio è nato un progetto pilota grazie alla collaborazione tra il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con alcune Associazioni di Volontariato locale insieme alla Protezione Civile Nazionale e regionale.

Capofila del progetto è l’associazione internazionale Edelweiss che sperimenta per la prima volta in Italia una collaborazione con i Vigili del Fuoco per l’intervento immediato (le prime 72 ore) negli scenari post disastro in zona rossa. Da qui nasce l’opportunità di costruire un Team USAR allargato ad alcune squadre formate secondo le linee guida comuni internazionali – INSARAG Standards.

Tre le associazioni presenti in Calabria che partecipano ad un percorso di formazione certificata della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco del progetto pilota, insieme ad Edelweiss, gli Angeli della Sila e il Raggruppamento Calabria del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che ha fornito alla struttura di soccorso complessa la componente sanitaria e psicologica con i propri volontari specializzati presenti nella regione.

Domenica 26 Luglio 2020 si è concluso il V corso U.S.A.R. (Urban Search And Rescue) con una lunga esercitazione della durata di 24 ore continuative, svolta nel comune di Torre di Ruggiero.

Nel corso della cerimonia finale, il presidente dell’Edelweiss, ha consegnato i certificati di attestazione U.S.A.R., rilasciati dalla Escola Portuguesa de Salvamento, per i nuovi abilitati. Ben 9 sono stati i volontari del CISOM Calabria certificati USAR, tra cui il Capo Raggruppamento Saverio Tripodi.

Quello tra il gruppo regionale di Protezione civile U.S.A.R. e le squadre dei Vigili del Fuoco – afferma Massimo Conforti  –  è un sodalizio nato oramai da molto tempo e che permetterà di espandere capillarmente l’intervento congiunto in ambito di ricerca e soccorso in ambiente urbano destinato a crescere anche grazie ad alcune esercitazioni in programma proprio tra VVFF e il neo Gruppo U.S.A.R. già nei prossimi mesi.

Il volontariato – continua Conforti – è uno dei punti di forza del nucleo di Protezione Civile della Regione Calabria e la lunga attività che ogni nucleo operativo svolge ha dato vita ad una solida sinergia tra differenti reparti e istituzioni. Il rappresentante della PC Calabria, Antonio Nisticò ha definito “splendida l’iniziativa appena conclusasi che apre, inoltre, a possibili futuri progetti di collaborazione implementando le attività U.S.A.R come quelle attuate dal comparto droni, normalmente svolte dalla Protezione Civile regionale, con il chiaro intento di aumentare ancora di più la collaborazione. 

Il corso appena concluso ha permesso a 49 volontari di lavorare a stretto contatto con formatori di alto profilo tecnico in attività come l’apertura di varchi di accesso, la messa in sicurezza di edifici a rischio collasso, lo spostamento di carichi pesanti ed il soccorso di eventuali vittime.

L’esercitazione ha avuto una durata di 24 ore durante i quali i Volontari si sono sottoposti a stress psicologico e fisico sono stati il momento culmine di un corso duro e impegnativo di 70 ore tra teoria ed esercitazioni sul campo.

La certificazione U.S.A.R., della durata di 3 anni, darà alle squadre volontarie la possibilità di operare con unità U.S.A.R dei Vigili del Fuoco, qualora questi ultimi dovessero richiederlo, così da garantire una risposta ancor più capillare ed efficace alle diverse necessità operative.

 

ISOLA DELL’ASINARA, DA 8 ANNI SQUADRE OPERATIVE PER ASSISTENZA SANITARIA

 

Per l’ottavo anno consecutivo la struttura di Cala D’Oliva, a Porto Torres, diviene la sede operativa delle nostre squadre dedicate all’assistenza sanitaria sull’Isola dell’Asinara. A rinnovare il protocollo d’intesa pochi giorni fa, l’Ente Parco, il Comune di Porto Torres e l’Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna con il vertice del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, grazie ai risultati raggiunti dai nostri volontari nelle passate stagioni estive, così da garantire assistenza per il periodo di maggiore afflusso di pubblico sull’isola.

A Porto Torres, l’area Marina Protetta dell’isola dell’Asinara, ogni anno le nostre squadre assistono turisti per una media di oltre 100 pazienti. Avviato sabato 25 luglio e fino al prossimo 25 settembre, il servizio vede operativi  i volontari con squadre formate da medico, infermiere e logista, tutti provenienti dai nostri raggruppamenti.

Le attività assicureranno un primo intervento sanitario alla popolazione che, a qualsiasi titolo, transita o si trova sull’isola dell’Asinara. I nostri sanitari, oltre a prestare le prime cure, gestiranno ogni necessario contatto con l’Autorità Marittima e con le Autorità locali e sanitarie organizzando, in caso di necessità, il trasporto del paziente  e l’eventuale ricovero.

Nella struttura di Cala D’Oliva il servizio è previsto dalle ore 08.30 alle ore 17.30. Ma a garanzia di un’azione tempestiva, sarà attivata la pronta reperibilità anche al di fuori dagli orari e per tutto l’arco della giornata.

Al fine di garantire spostamenti e interventi immediati la nostra struttura locale ha messo a disposizione un’ambulanza h24 dedicata al team sanitario.

50 ANNI CISOM, 50 ANNI DI PASSI

Abbiamo percorso chilometri, camminato nel fango e fra le macerie di un’Italia troppo fragile per i nostri sogni, navigato fra le onde del Mar Mediterraneo per salvare vite umane e parlato ore con gli invisibili, che per noi hanno messo a nudo la propria anima nelle fredde notti d’inverno, mentre ci prendevamo cura di loro.

Abbiamo assistito e visitato bisognosi la cui primaria necessità spesso era di essere riconosciuti come persone. Abbiamo raccolto indumenti, farmaci e cibo, abbiamo allestito campi per gli sfollati nelle più grandi emergenze nazionali e internazionali, quelle stesse tende che in estate hanno accolto giovani studenti e insieme abbiamo compreso cosa vuol dire donarsi insegnando loro a credere nella Protezione Civile, come strumento di tutela, oltre che di soccorso.

Abbiamo pregato e imparato ancor di più l’amore per il prossimo durante gli incontri spirituali e i pellegrinaggi. Diciottomilatrecentocinquanta giorni trascorsi incrociando sguardi e stretto mani di chi in quel momento chiedeva il nostro aiuto. E c’eravamo.

Siamo noi, gli uomini e le donne del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che da cinquant’anni ci prendiamo cura degli esseri umani.  #CISIAMOCISOM

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