La scomparsa del Barone Guglielmo Guidobono Cavalchini

Si è spento questa mattina nella sua casa di Buccinasco circondato dall’affetto della sua famiglia il Barone Guglielmo Guidobono Cavalchini, Balì Gran Croce di Onore e Devozione in Obbedienza dell’Ordine di Malta. Avrebbe compito 88 anni il prossimo 20 gennaio. Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta piange uno dei suoi fondatori in quel lontano 1970, e il suo Direttore Nazionale negli anni dal 2001 al 2006.

Il Presidente Benedetto Barberini, insieme al Consiglio della Fondazione, alla Direzione Nazionale e a tutti i volontari si unisce al dolore della famiglia, della moglie e dei figli e al lutto dei membri della Delegazione di Lombardia dell’Ordine di Malta. Ne ricordano le alte doti spirituali e morali insieme al contributo da lui dato alla nascita del Cisom e alla dedizione da lui profusa nel corso di tutta la sua vita al suo sviluppo.

Guardando negli occhi le persone che salviamo in mezzo al mare. Intervista a Michela Ruggiero

Michela Ruggiero, qual è il tuo ruolo nella Direzione Nazionale del CISOM?

Sono il Capo ufficio operazioni logisti che. Mi occupo di tutto quello che è l’operatività del Corpo. In particolare, all’interno di questa mia responsabilità, ricade l’attività Passim (Primissima assistenza sanitaria nelle operazioni di soccorso in mare), realizzata insieme alla Guardia Costiera Italiana, all’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (USMAF) dipendenti dal Ministero della Salute.

Da quanti anni lavori su questo progetto?

Ho iniziato nel 2012, terminata l’Università. Mi occupavo dei biglietti aerei per i nostri volontari che dal 2008 svolgevano l’attività di soccorso in mare a bordo delle imbarcazioni della Guardia Costiera con base a Lampedusa. Poi, piano piano, sono cresciuta nelle responsabilità, ed è cresciuto anche l’impegno del progetto.

Immagino che sia molto faticoso.

È così. Siamo reperibili h24, sette giorni su sette. Lo sono i nostri medici e gli infermieri che devono essere sempre pronti ad imbarcarsi e a salpare e di conseguenza lo sono anche io che sono la loro responsabile. Anche nei giorni in cui non sono di reperibilità, se hanno bisogno di me non posso non rispondere al telefono.

I medici e gli infermieri del CISOM, di fatto fanno parte dell’equipaggio, ne diventano un tutt’uno.

Un’attività di questo tipo non può essere fatta se non c’è sinergia tra tutti coloro che sono a bordo. Ormai sono tanti anni che operiamo insieme agli uomini della Guardia Costiera. Ci infondiamo sicurezza a vicenda, insieme alla speranza di riuscire a salvare le persone in mare e di riuscire a portarle vive a terra. Siamo i primi che guardiamo gli occhi delle persone che avevano ormai perso la speranza in mezzo al mare.

Com’è cambiato l’impegno del CISOM nel soccorso in mare dal 2008 ad oggi?

È cambiato moltissimo. All’inizio operavamo solo con medici volontari. Oggi con l’aumento esponenziale dei team impegnati e con la durata dei turni che possono arrivare anche a tre mesi, operiamo solo con professionisti selezionati con un bando di concorso.

Quante sono le persone impegnate?

Oggi siamo saliti a 13 team (composti da un medico e da un infermiere) operativi 24/7. Per tanti anni abbiamo avuto a Lampedusa quattro team. Oggi i team a Lampedusa che rimane il cuore centrale del progetto sono saliti a sei. Abbiamo poi due team a Roccella Ionica e due a Crotone. Poi abbiamo un medico nella base elicotteri di Catania e un medico nella base elicotteri di Pescara pronti ad intervenire direttamente in mare sul luogo dell’incidente o per prestare primo soccorso a chi ha bisogno di cure a bordo di una imbarcazione. Infine, abbiamo due altri team a Catania e a Messina sulle Unità navali maggiori della Guardia Costiera.

Quali sono le difficoltà del tuo lavoro?

Trovare i sanitari in alcuni periodi non è stato facile: soprattutto durante il Covid. Siamo sempre riusciti a garantire la nostra assistenza sanitaria a bordo. Assistenza che non è solo rivolta ai migranti, ma anche all’equipaggio. Avere i nostri medici a bordo è un supporto che va oltre il momento del salvataggio. È una garanzia che permette ai componenti la squadra di svolgere meglio il loro difficile lavoro. Oggi il problema di trovare i medici e gli infermieri si è quasi azzerato. Si è sparsa la voce e sono loro che chiedono di lavorare con noi in mare.

Immagino non sia un lavoro per tutti.

È un lavoro molto duro. Sia emotivamente che fisicamente. I nostri team lavorano in mezzo al mare, di notte. Cercando di salvare più vite possibile. Prestando cure contemporaneamente a più persone. Alcune volte rimangono in mare per 36 ore consecutive, in ogni condizione meteo. Sono medici e infermieri sono abituati al concetto di morte. Ma in mezzo al mare, di fronte ad un naufragio, quando cerchi di capire chi puoi ancora salvare e ti trovi davanti tantissimi bambini, molti ragazzi della loro stessa età, non è affatto facile. Per questo ammiro chi si dedica con passione a questo servizio.

Occorrerà curare anche l’aspetto psicologico.

Una parte importante è costituita dai team di psicologi volontari del CISOM che sono a disposizione non solo dei nostri sanitari, ma anche degli equipaggi della Guardia Costiera. Sono pronti ad intervenire in caso di emergenza, ma forniscono assistenza a chiunque li chiami. Non è una attività scontata la nostra, ma è fondamentale. In molti mi hanno ringraziato per la nostra attenzione a questo aspetto.

Quali sono stati i momenti più significativi del 2024?

Nel 2024 il CISOM ha prestato soccorso ad oltre trentamila migranti salvando la vita di uomini, donne e bambini in situazioni di estrema vulnerabilità, talvolta in situazioni ambientali e meteo estreme. Questo dato fornisce la dimensione e l’importanza del nostro impegno. Poi ci sono gli eventi speciali come quello del 24 agosto quando, poco prima dell’alba, una ragazza etiope a largo dell’isola di Lampedusa ha partorito su un natante in vetroresina di 10 metri. Il nostro medico e il nostro infermiere pur nella difficile situazione, hanno aiutato la donna che ha dato alla luce una bambina. Madre e figlia sono risultate essere in buone condizioni di salute.

Cosa ti aspetti dal 2025?

Non mi aspetto grandi differenze rispetto agli ultimi anni. Noi continueremo a mettercela tutta, guardando negli occhi le persone che salviamo in mezzo al mare.   

Lettera del Presidente della Fondazione CISOM ai nostri volontari

Carissimi,

vorrei iniziare questa mia lettera di fine anno ringraziando personalmente tutti voi volontari e tutte voi volontarie, uno ad uno, così come tutti i collaboratori, il Consiglio Direttivo, il Direttore e il Vicedirettore ma anche, almeno idealmente, ogni singolo assistito, ogni persona fragile o bisognosa, ogni malato, ogni migrante o persona colpita da calamità e ogni persona che vive in condizioni di disagio che durante questo lungo e difficile anno abbia avuto sollievo o conforto, anche lieve, dalla presenza del nostro Corpo.

Il mio ringraziamento nasce dal cuore perché, senza questa vostra – e nostra – profusione di impegno e buona volontà, senza una sinergia tra tutti noi così proficua, sarebbe stato impensabile poter aiutare il nostro prossimo e onorare la Croce Ottagona, vessillo sotto cui ci troviamo costantemente ad operare. Mi auguro, quindi, che questo nostro impegno comune possa rinforzarsi con il tempo, mese dopo mese, servizio dopo servizio, per riuscire a garantire il nostro supporto in modo costante a chi ne ha più bisogno.

Non elencherò tutte le attività che abbiamo svolto negli scenari più difficili durante quest’anno che sta volgendo al termine, non è questa la sede, ma sono particolarmente orgoglioso di citare almeno le più significative. Oltre alla ormai notoria esperienza di soccorso ai migranti in Sicilia e in Calabria nell’attività PASSIM insieme con il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Si tratta dell’assistenza alla popolazione durante l’alluvione in Emilia-Romagna che ha visto il virtuosissimo impiego del nostro Nucleo di Soccorso Acquatico e l’apertura del “servizio docce” rivolto ai senza fissa dimora nel “Centro Fra’ Renato Paternò”, ormai punto di riferimento per le persone più fragili della città di Roma.

Auguro a tutti voi, alle vostre famiglie e ai vostri cari i migliori auguri per un sereno e Santo Natale e un Felice Anno Nuovo.

Benedetto Barberini, Presidente

Donazione all’Ambasciata dell’Ordine di Malta in Ucraina

Un pulmino nove posti, attrezzato per il trasporto disabili. È stato donato dal Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta all’Ambasciata dell’Ordine di Malta in Ucraina. Il Presidente del CISOM Benedetto Barberini, insieme con il Direttore Nazionale Luigi Di Iorio hanno consegnato il 21 novembre a Roma le chiavi ad Andriy Khanas, Consigliere dell’Ambasciata. Il pulmino verrà utilizzato nelle attività di assistenza sviluppate dall’Ambasciata e dal Corpo dei volontari ucraini dell’Ordine di Malta. Questa donazione si aggiunge alle numerose altre che il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e le altre entità dell’Ordine di Malta in tutto il mondo hanno fatto per portare aiuto alle persone che soffrono a causa della guerra. Toccanti le parole di Andriy Khanas che ha ringraziato il CISOM a nome dell’Ambasciatore Antonio Gazzanti Pugliese di Crotone e dei volontari Ucraini per la sensibilità dimostrata nei confronti delle loro numerose iniziative sociali.

Cerimonia di consegna dei Meriti Melitensi

Il 20 novembre a Roma, nella cornice della Casa dei Cavalieri di Rodi, sede della Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, si è svolta la cerimonia di consegna delle onorificenze al Merito Melitense concesse dall’Ordine di Malta a coloro che si sono distinti nelle molteplici attività del CISOM rivolte a chi è nel bisogno.

Presieduta dal Presidente Benedetto Barberini, alla cerimonia sono intervenuti l’Ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta presso il Quirinale Stefano Ronca, il Comandante del Corpo Militare dell’Ordine di Malta Gen. Tommaso Gargallo di Castel Lentini, il Comandante Generale della Guardia Costiera Amm. Nicola Carlone, accompagnato dal Vice Comandante Generale Amm. Sergio Liardo.

Erano presenti il Consiglio Direttivo e il Direttore Nazionale del CISOM Luigi Di Iorio insieme al Vicedirettore Nazionale Fabrizio Celestini.

Complessivamente sono state 33 le onorificenze che sono state conferite in questa occasione. Numerose le nostre volontarie e i nostri volontari che sono stati insigniti.  

Aiuti per il Libano

Un secondo carico di aiuti umanitari è partito il 29 ottobre da Roma in direzione Beirut. Il Corpo Italiano di Soccorso ha risposto così all’appello dell’Associazione Libanese dell’Ordine di Malta e ha provveduto ad inviare sacchi a pelo, coperte e capi di vestiario. Un totale di quattro tonnellate di aiuti, spediti grazie ai voli dell’ Aeronautica Militare sotto il coordinamento del Grande Ospedaliere dell’Ordine di Malta Fra’ Alessandro de Franciscis.

A causa della guerra in corso, l’Associazione Libanese ha aumentato i suoi sforzi ed i suoi programmi sociali e di assistenza. Membri e volontari dell’Ordine di Malta in Libano sono impegnati ad aiutare numerose famiglie di sfollati, fornendo loro un sostegno essenziale. L’Ordine di Malta, opera in Libano attraverso una rete di 60 progetti umanitari.

III MEETING PER GLI ASSISTENTI SPIRITUALI DEL CORPO ITALIANO DI SOCCORSO DELL’ORDINE DI MALTA: UN NUMERO SEMPRE IN CRESCITA

Aiutare i volontari a sentirsi sempre più parte dell’Ordine, con la sua spiritualità, e formarli ad essere pronti nella fede ad affrontare le fatiche nelle emergenze.

Tutta l’Italia era quest’anno rappresentata alla Casa dei Cavalieri di Rodi nelle figure degli assistenti spirituali CISOM: è la prima volta che ogni singola regione è riuscita  ad essere presente attraverso il suo assistente spirituale di raggruppamento o dei vari gruppi sparsi sul territorio italiano (Sardegna e Sicilia comprese!).

Sono arrivati alla sede nazionale CISOM curiosi e interessati dai relatori che avrebbero ascoltato e incontrato di persona ma, ancor più, con il desiderio nel cuore di conoscere la realtà multiforme del CISOM nella sua sede operativa centrale e nelle persone del direttore nazionale, dott. Luigi Di Iorio e del suo vice Avv. Fabrizio Celestini.

In un’atmosfera fraterna e accogliente (soprattutto grazie ai preparativi puntuali della segreteria della direzione nazionale) le parole di Santa Teresa d’Avila sono tornate forti e cariche di significato: Nulla ti turbi, nulla ti spaventi: chi ha Dio, nulla gli manca! E a noi non è mancato proprio nulla grazie all’intenso lavoro di equipe.

Dopo i saluti istituzionali del Gran Priore di Roma, Fra’ Roberto Viazzo (anch’egli volontario CISOM), del Procuratore di Lombardia e Venezia, Bernardo Gambaro e di Fra’ Niccolò Custoza de Cattani, Gran Priore di Napoli e Sicilia e Maestro dei Novizi    (anch’egli volontario CISOM), del Presidente della Fondazione CISOM Benedetto Barberini, il direttore ha esplicato con rigore i passaggi essenziali del nuovo “Regolamento del Corpo” che interessano l’ambito spirituale e ha esortato i presenti a facilitare i prossimi step di attuazione anche e soprattutto attraverso la guida spirituale di ogni Gruppo: non potrà più sussistere la mancanza dell’assistente spirituale per essere definiti “Gruppo di volontari CISOM”.

È seguita poi la corposa relazione del Grande Ospedaliere dell’Ordine, Fra’ Alessandro de Franciscis che, con il suo discorso, è andato al cuore dello stile della formazione spirituale dei volontari e ha messo bene in evidenza la concretezza dell’azione dell’assistente oggi, per un Corpo di Soccorso come il CISOM. Al termine, Fra’ Sandro si è benevolmente prestato ad ascoltare le testimonianze degli assistenti che, raccontando problemi esistenti, valorizzando tratti molto positivi presenti nei gruppi e sollecitando un’attenzione ad un nuovo stile per i volontari e membri dell’Ordine, hanno aperto i loro cuori desiderando condividere il più possibile.

La Messa nella Cappella Palatina concelebrata da tutti gli assistenti presenti e presieduta dal Prelato dell’Ordine, mons. Luis Manuel Cuña Ramos (già assistente spirituale nazionale CISOM) con la partecipazione di alcuni giovani del Renano-Palatinato appartenenti al Malteser, ha chiuso i lavori con i migliori auspici: chiedere a Dio numerose vocazioni di cavalieri di Giustizia, affidare a Dio per intercessione della Beata Vergine di Fileremo i nostri volontari e restare nella fraternità e amicizia che abbiamo sperimentato in questa giornata tra noi.

Non ultimo, prima di lasciare la sede del Grillo, si è parlato e condiviso alcuni aspetti importanti riguardanti l’anno Giubilare ormai alle porte: seguendo il tema pastorale annuale “Pellegrini di speranza”, si è scelto di vivere con i nostri volontari il Giubileo del Volontariato che si terrà l’8-9 marzo 2025 a Roma. In vista dell’organizzazione nei gruppi, ulteriori dettagli saranno comunicati nelle prossime settimane ai capi Gruppo e capi Raggruppamento.

Don Riccardo Santagostino BaldiAssistente spirituale nazionale CISOM

CISOM – Scuola di Alta Formazione: Calendario corsi ottobre-dicembre ‘24

Si terranno a Roma presso la sede dell’Ordine di Malta Italia di Lungotevere Aventino 9, i corsi organizzati dalla Scuola Nazionale di Alta Formazione della Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Nel quarto trimestre del 2024 sono tre i corsi proposti:

  • PTC – Pre-hospital Trauma Care (nelle date del: 11 novembre 2024, 11 dicembre 2024) per medici, infermieri e soccorritori;
  • Corso Soccorso in Mare (22-24 ottobre 2024; 15-17 novembre 2024; 13-15 dicembre 2024) per medici, infermieri;
  • ALS – Advanced Life Support (6-7 novembre 2024, 4-5 dicembre 2024) per medici e infermieri.

La Scuola propone tariffe scontate per i volontari CISOM. I tre corsi danno diritto a crediti ECM.

La Scuola Nazionale di Alta Formazione della Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta è stata istituita allo scopo di svolgere attività di alta formazione, ricerca e servizi in ambiti multidisciplinari; di promuovere e supportare le attività formative e la loro integrazione con le realtà locali, nazionali e internazionali. Vuole essere punto di riferimento per tutti quei Professionisti che hanno interesse nell’accrescere le loro conoscenze e modi comportamentali in ogni situazione critica, sperimentando in modo assolutamente sicuro tutte le procedure inerenti alla sfera clinico assistenziale relative ad ogni tipo di emergenza. La scuola assume come elemento qualificante delle proprie attività il concorso e la collaborazione delle diverse discipline rappresentate al suo interno, al fine di utilizzare al meglio il capitale umano, con applicazione di nuove tecniche e tecnologie didattiche nelle varie professioni.

Opuscolo presentazione corsi: Corsi Alta Formazione CISOM quarto trimestre 24

Per maggiori informazioni:
Tel: 06.69773201 email: segreteria.formazionesanitaria@cisom.org

PROTECT PEOPLE NOT BORDER – ANCHE IL CISOM A LAMPEDUSA PER IL 3 OTTOBRE

Dal 30 settembre al 3 ottobre l’isola di Lampedusa ospita il progetto “Protect People Not Borders” (Proteggere le persone non i confini), promosso dal Comitato 3 ottobre per gli studenti delle Scuole italiane ed europee.

Nell’ambito del progetto, sono stati organizzati workshop, dibattiti, tavole rotonde, testimonianze, spettacoli e commemorazioni. Si parlerà di storie dai confini, di cosa succede a chi cerca di attraversarli e di come sta cambiando l’Europa.

Obiettivo principale mantenere viva la memoria delle oltre 30mila persone che hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa dal 2013 ad oggi.

Ed è proprio per non dimenticare, che anche il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, come ogni anno partecipa al progetto con un suo workshop dal titolo: “Lampedusa andata e ritorno: storia di un soccorso in mare”. Il laboratorio è tenuto dai volontari CISOM logisti, psicologi, medici, infermieri e soccorritori con alle spalle diverse missioni a Lampedusa.

L’attività porta gli studenti ad entrare negli scenari in cui operano le équipe sanitarie del CISOM a bordo delle imbarcazioni della Guardia Costiera e ad esplorare anche le reazioni emotive degli stessi soccorritori.

Il workshop coinvolge i partecipanti offrendo loro un’esperienza immersiva e formativa: vengono invitati a mettersi nei panni dei migranti, vivendo l’intero percorso del loro viaggio in mare. Attraverso la simulazione di vari scenari di interventi sanitari, il laboratorio fornisce una panoramica realistica delle sfide e delle dinamiche del soccorso in mare.

Al termine, racconterà la sua storia Jania Khalil – Yamo, oggi infermiere CISOM di stanza a Lampedusa. Yamo aveva 7 anni quando oltre 20 anni fa è fuggito dall’Afghanistan e dai talebani giungendo in Italia dopo un viaggio estenuante.

Un’opportunità unica per gli studenti per comprendere a fondo la complessità e il lavoro delle squadre sanitarie CISOM impegnate 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, nelle operazioni di soccorso ai migranti sulle motovedette della Guardia Costiera, contribuendo soprattutto a diffondere tra i più giovani, una cultura di solidarietà, accoglienza e dialogo, fondata sul pieno e consapevole rispetto dei diritti umani. 

Le giornate si concluderanno con le commemorazioni del 3 ottobre, XI Giornata della Memoria e dell’Accoglienza.

IL CISOM HA UN NUOVO VICE DIRETTORE

Fabrizio Celestini, 39 anni, ha assunto da oggi le funzioni di Vice-Direttore Nazionale del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

Lavorerà a stretto contatto con il Direttore Nazionale Luigi di Iorio. Prende il posto di Francesco Giuseppe Bettiol, che da oggi assume l’incarico di Consultore Giuridico del CISOM.

“Nel fare i miei migliori auguri a Fabrizio Celestini per l’inizio del suo incarico, desidero esprimere il mio ringraziamento a Francesco Giuseppe Bettiol per i numerosi anni di servizio quale Vice Direttore Nazionale del Corpo”, ha dichiarato il Presidente della Fondazione CISOM Benedetto Barberini.

Fabrizio Celestini, laureato in legge, numerose esperienze lavorative anche all’estero nel settore delle Organizzazioni Internazionali e del commercio, è stato per numerosi anni volontario del CISOM, dove ha ricoperto anche l’incarico di Capo Gruppo di Roma.

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