Pubblicato il calendario dei Corsi 2025 per i professionisti sanitari

È disponibile il calendario dei Corsi 2025 della Scuola di Alta Formazione del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. L’offerta formativa del CISOM si è arricchita con nuovi corsi specialistici. Adesso sono di otto tipologie: 

Advanced Life Support – ALS. 

Prehospital Trauma Care – PTC, Base. 

Prehospital Trauma Care – PTC , Avanzato.

Primo Soccorso in Mare.

European Paediatric Advanced Life Support – EPALS. 

Gestione Avanzata delle Vie Aeree. 

Avanzato Suture.

MaxiEmergenze. 

I corsi – che si terranno a Milano, Roma e Agrigento – rilasciano crediti ECM ai professionisti sanitari.

Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina della Scuola di Alta Formazione

Intervista a Luigi Di Iorio


La trasformazione del CISOM, i grandi eventi dell’anno giubilare, l’impegno sociale, l’iscrizione al RUNTS. Ad un anno dall’inizio del suo mandato come Direttore Nazionale del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta abbiamo intervistato Luigi Di Iorio. Ecco quello che ci ha raccontato.

Il tuo bilancio dei primi dodici mesi da Direttore Nazionale. Che anno è stato?

Secondo la programmazione fatta con il Consiglio Direttivo della Fondazione CISOM, il primo anno è stato dedicato ad una riorganizzazione sia della struttura centrale che della struttura territoriale. Abbiamo portato a casa tutti i risultati che c’eravamo prefissati, nei tempi che ci eravamo dati. Sono stati riorganizzati il personale e gli uffici della Direzione Nazionale. Abbiamo fatto importanti progressi nell’adeguamento del nostro sistema informatico, grazie a Pietro Vassalli e al suo team. Anche la riorganizzazione degli spazi di lavoro ha avuto esito positivo. Sono tutte attività interne che ci eravamo prefissati di realizzare per ottimizzare il lavoro. 

Tutto è stato fatto non interrompendo le nostre attività ordinarie: abbiamo gestito le emergenze di protezione civile, in Emilia-Romagna è stato impiegato per la prima volta il nostro team di soccorso acquatico, abbiamo proseguito il progetto PASSIM4 con la Guardia Costiera, abbiamo tenuto aperto l’ambulatorio all’Asinara, e molto altro.

E poi c’è la riorganizzazione territoriale per l’applicazione del nuovo Regolamento

A luglio abbiamo adottato il nuovo Regolamento del CISOM, che è molto più specifico e articolato del precedente. Da settembre ad oggi abbiamo rinominato tutti i Capi Gruppo e riorganizzato il territorio in maniera coerente rispetto a quelle che sono le nuove norme. Questo è stato anche un esercizio che io definisco un bagno di realtà, perché abbiamo necessariamente dovuto prendere atto della situazione del CISOM sul territorio nazionale, da cui dobbiamo partire per un progetto di crescita, di ampliamento delle attività e del numero dei volontari.

Dopo questo primo anno abbiamo creato i presupposti per una crescita strutturata. Il futuro vede i nostri Gruppi territoriali, con un’autonomia gestionale importante, che arriverà anche sotto il profilo finanziario. Questo alleggerirà l’intera struttura, che prima era troppo centralizzata, e non più rispondente alle esigenze di novanta tra gruppi e distaccamenti.

Quali sono le attività che hanno dato i maggiori risultati?

Sono numerose ed è difficile elencarle tutte. Una di queste è di aver attivato un primo embrione dell’ufficio delle attività sociali. Il 12 marzo, nel corso di una conferenza a Roma nella sede della Direzione Nazionale, abbiamo presentato il primo anno di attività ed i risultati dell’analisi svolta da Stefania Nardo. Con molto piacere ho scoperto che il CISOM si sta trasformando da corpo di soccorso sanitario ad un corpo di soccorso sociale. Sono oltre novanta le nostre realtà territoriali tra gruppi e distaccamenti che svolgono attività in favore dei senza fissa dimora e delle persone fragili. Ottimo punto di partenza per capire come sviluppare il futuro e come investire nel futuro.

Il progetto che ti dà le maggiori soddisfazioni?

La più grande soddisfazione di questo primo anno, non me ne vogliano le altre istituzioni territoriali, è stata quella di attivare le docce del centro Fra’ Renato Paternò, che oggi a Roma serve quasi 200 bisognosi ogni settimana. Un risultato tangibile dei risultati che il CISOM, se si mette a lavorare in maniera concreta, riesce ad ottenere. È un servizio vero, concreto, una cosa bella che facciamo e che prima non facevamo. È anche un esperimento che sta funzionando molto bene di collaborazione delle varie realtà dell’Ordine di Malta: i volontari della Delegazione di Roma, del CISOM e del Corpo Militare. Un esempio da seguire per creare le sinergie giuste e lavorare in maniera più organica, più organizzata tutti insieme.

E poi c’è il percorso per l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

L’approvazione anche al Senato dell’accordo internazionale che ci consentirà di iscriverci a RUNTS mantenendo le nostre caratteristiche, era uno degli obiettivi del 2025 e ci apre un futuro molto, molto diverso. Questo non è un processo di trasformazione, di rivoluzione come alcuni mi hanno accusato di aver portato avanti, ma è un processo di normalizzazione. Stiamo portando il CISOM ad essere un normale Ente che opera in Italia, con volontari che sono cittadini italiani, e che potrà finalmente giocare alla pari con le altre organizzazioni, con le stesse regole e le stesse opportunità. Questa iscrizione richiederà a tutti uno sforzo enorme di serietà, di competenza e di trasparenza.

Il futuro. Cosa aspetta il CISOM nei prossimi 12 mesi?

Soprattutto il perfezionamento – entro la fine dell’anno – dell’iscrizione al RUNTS e quindi l’adozione al cento percento della fiscalità e della contabilità prescritta dalla normativa, cosa non semplice. Dobbiamo poi concludere l’organizzazione territoriale e dotare di reale autonomia i gruppi in modo che possano veramente cominciare a camminare con le loro gambe. Devono poter sviluppare le loro attività dove ritengono: non è possibile da Roma capire quali sono le esigenze di gruppi che stanno in Sicilia o in Piemonte. Poi stiamo anche lavorando per aumentare i progetti internazionali con le altre realtà europee dell’Ordine di Malta come Ordre de Malte France e il Malteser International. Dobbiamo aumentare la possibilità di portare la nostra esperienza oltre confine e offrire ai nostri volontari l’opportunità di fare esperienze importanti a livello anche internazionale.

E poi c’è l’impegno per il Giubileo…

Stiamo finalizzando gli accordi con Ares 118, perché il giubileo è si iniziato lo scorso dicembre, ma i grandi eventi sono previsti per il periodo primaverile, estate e prima parte dell’autunno. Il più grande evento che ci aspetta è la giornata mondiale della gioventù che si terrà a Roma tra luglio e agosto. Si prevede la partecipazione di un milione di persone e uno spiegamento di circa ottomila volontari tra protezione civile e soccorso sanitario. Un evento sicuramente molto rilevante per tutto il CISOM.

Impegni che richiedono la collaborazione di tutti

Sento una grande collaborazione e voglia di fare. Di andare oltre l’ostacolo. Per questo ringrazio il Presidente ed il Consiglio per la fiducia e tutto il supporto che mi danno, i colleghi della Direzione Nazionale per il loro impegno quotidiano, e tutti i volontari e le loro famiglie per il bene che fanno ogni giorno con il nostro basco rosso.

La scomparsa dell’Avv. Paolo Paolucci

Ci ha lasciato Paolo Paolucci. Tra i primissimi volontari del CISOM, nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi. È stato Capo Gruppo, Capo Raggruppamento, Capo Area Sud, Vicedirettore Nazionale e Tesoriere della Fondazione fino al 2023.

Trentennale la sua appartenenza all’Ordine di Malta dove era Gran Croce di Grazia Magistrale in Obbedienza. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 79 anni.

Il Presidente insieme al Consiglio della Fondazione CISOM, la Direzione Nazionale e tutti i volontari si stringono al lutto della famiglia di Paolo e di tutto il Gran Priorato di Napoli e Sicilia per il ritorno alla Casa del Padre di uno dei suoi membri più stimati.

I funerali si terranno sabato 28 marzo alle ore 11.00 nella Chiesa di Santa Brigida in via Santa Brigida a Napoli.

Con la Croce Rossa sinergie per un futuro solidale

Cordiale incontro il 25 marzo tra il Presidente del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM), Benedetto Barberini, e il Presidente della Croce Rossa Italiana (CRI), Rosario Valastro. La riunione, nella sede centrale della CRI in via Ramazzini a Roma, ha rappresentato un importante momento di confronto e cooperazione tra due delle principali realtà italiane impegnate nell’assistenza umanitaria e nella gestione delle emergenze. Al centro del colloquio, la volontà condivisa di rafforzare le sinergie operative in ambito sanitario, sociale e di protezione civile. Entrambi i presidenti hanno sottolineato la necessità di una collaborazione sempre più strutturata, capace di rispondere in modo efficace e tempestivo alle sfide contemporanee: dalle emergenze legate ai cambiamenti climatici alle crisi migratorie, passando per l’assistenza alle persone più fragili.

All’incontro erano presenti anche il Direttore Nazionale del CISOM, Luigi Di Iorio, e il Vice Segretario Generale e Direttore Operazioni, Emergenza e Soccorsi CRI Ignazio Schintu. I due presidenti hanno conferito loro il mandato operativo per la definizione e la stipula di protocolli d’intesa e accordi di collaborazione, con l’obiettivo di dare concreta attuazione alle linee condivise durante l’incontro.

Particolare attenzione è stata riservata al ruolo cruciale del volontariato, elemento fondante sia per il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta che per la Croce Rossa Italiana. I due presidenti hanno espresso profonda gratitudine per l’impegno quotidiano dei volontari e hanno discusso nuove opportunità per la formazione congiunta e per la valorizzazione del loro prezioso contributo.

L’incontro si è concluso con un rinnovato impegno alla cooperazione e la volontà di avviare, già nei prossimi mesi, attività congiunte in ambito nazionale e internazionale. CISOM e CRI rafforzano così il loro legame istituzionale, ponendo le basi per una collaborazione ancora più salda e orientata al bene comune, nel segno della neutralità, della solidarietà e dell’umanità.​​

Emergenza maltempo in Toscana

Dopo la violenta ondata di maltempo che ha colpito la Regione Toscana nei giorni 13, 14 e 15 marzo, i Gruppi della Toscana del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta sono intervenuti nell’emergenza come parte della Colonna Mobile e del Servizio di Piena Regionale. A Firenze nella giornata del 14 marzo è caduta più pioggia di quanta ne cada in tutto il mese di marzo. I nostri volontari hanno operato su molteplici scenari nelle province colpite, portando aiuto e assistenza alla popolazione in difficoltà. Fondamentale il supporto fornito dalla Sala Operativa regionale del CISOM.

Le operazioni di soccorso hanno incluso la verifica della situazione idrometrica dell’Arno e dello Scolmatore dell’Arno, il trasporto di brande per allestire centri di accoglienza, la realizzazione di sacchetti di sabbia per il contenimento delle esondazioni, il taglio di alberi caduti a causa delle frane, lo svuotamento dall’acqua e dal fango di sottopassi stradali e abitazioni, e la pulizia delle strade invase dai detriti. Molto forti le immagini dei nostri volontari coperti di fango, dopo una giornata a svuotare box e cantine allagate.

Un impegno incessante, reso possibile grazie alla dedizione e al voler essere accanto alle persone in difficoltà, dei volontari dei Gruppi di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Lunigiana, Montemurlo, Pisa, Pistoia e Siena.

L’emergenza maltempo in Toscana prosegue, viste le condizioni meteo non favorevoli dei prossimi giorni.

Senza fissa dimora, quale futuro?

Si è svolta il 12 marzo a Roma, nella sede della Fondazione CISOM, la conferenza dedicata ai risultati del primo anno di attività del progetto a favore dei senza fissa dimora e dei soggetti fragili. Un’occasione per riflettere sui traguardi raggiunti da questo progetto della Fondazione CISOM e sulle prospettive future di un’iniziativa concreta di sostegno e assistenza.

La conferenza ‘Senza fissa dimora, quale futuro?’ – che è possibile rivedere sul canale YouTube del CISOM – oltre a condividere i principali risultati dell’indagine effettuata per il CISOM dalla sociologa Stefania Nardo, ha avuto l’obiettivo di avviare sinergie tra le organizzazioni presenti operanti nel settore socio-assistenziale e sanitario.

Ad aprire i lavori è stato Benedetto Barberini, Presidente del CISOM, seguito dagli interventi del Delegato di Roma Leopoldo Torlonia, di Luigi Di Iorio, Direttore Nazionale del CISOM, della sociologa Stefania Nardo, e di autorevoli esperti dell’assistenza sociale tra cui Giustino Trincia (Caritas Diocesana di Roma), Augusto D’Angelo (Comunità di Sant’Egidio), Francesca Nicolai (CRI Area Metropolitana di Roma Capitale) e Tonino Sammarone (Forum Associazioni su Strada).

L’evento ha offerto l’occasione per presentare i risultati della ricerca condotta dal CISOM sui servizi socio-assistenziali per i Senza Fissa Dimora, che ha mappato le realtà locali attive in Italia. L’indagine ha evidenziato la necessità di standardizzare gli interventi su scala nazionale e di rafforzare le sinergie tra associazioni, enti pubblici e volontariato per garantire risposte più efficaci alle nuove povertà emergenti.

I risultati dell’indagine forniscono ai volontari del CISOM una visione globale, per ottimizzare il processo e l’approccio socio-assistenziale su argomenti che li coinvolgono quotidianamente nei territori di competenza. Tra i principali risultati, spiccano in primo luogo l’attivazione di interventi strutturati da parte dei Gruppi territoriali del CISOM di assistenza sanitaria e sociale per le persone in condizioni di estrema vulnerabilità. In secondo luogo, il rafforzamento delle unità di strada e dei centri di assistenza. Un focus particolare è stato dedicato al servizio docce del Centro Fra’ Renato Paternò, a Lungotevere Aventino a Roma, che offre assistenza a oltre 150 persone ogni settimana.

Le parole chiave sono state integrazione e cooperazione ad ampio raggio: innanzitutto integrazione delle varie tipologie di servizi offerti e cooperazione tra le organizzazioni e le istituzioni che svolgono attività in ambito socio-sanitario.

Nel corso dell’incontro è stata manifestata chiaramente la necessità di ampliare l’offerta di attività e di servizi destinati ai Senza Fissa Dimora e ai Soggetti Fragili senza tralasciare le necessarie attività formative e informative da svolgere in parallelo. Occorre puntare principalmente sull’assistenza ad personam creando, ove possibile, un ventaglio di nuove tipologie di servizi ad hoc che vadano dalle consulenze con professionisti socio-sanitari al supporto negli adempimenti (burocratici, amministrativi, anagrafici, ecc.), stipulando convenzioni sia nel settore pubblico sia in quello privato.

L’incontro si è concluso con l’impegno del CISOM e delle realtà partecipanti a sviluppare nuove iniziative condivise per potenziare il supporto alle persone in difficoltà. “Il nostro obiettivo è costruire un modello di intervento sempre più strutturato e inclusivo, capace di offrire risposte concrete e durature alle sfide della marginalità sociale”, ha dichiarato Luigi Di Iorio.

350 volontari CISOM a San Pietro per il Giubileo del Volontariato

Provenienti da tutta Italia, sono stati 350 i volontari del CISOM che si sono ritrovati il 9 marzo in Piazza San Pietro per partecipare al Giubileo del Mondo del Volontariato. Quinto dei grandi eventi dell’Anno Santo 2025, la celebrazione della Santa Messa ha visto la partecipazione di circa 25mila volontari da oltre 100 paesi del mondo. La giornata è stata caratterizzata da momenti di preghiera, condivisione e riconoscimento del fondamentale ruolo dei volontari nella società.

All’evento giubilare hanno preso parte anche i membri del Consiglio della Fondazione CISOM, che hanno assistito alla Santa Messa dal sagrato della Basilica di San Pietro.

Emozionante vedere una volontaria del Gruppo Roma in uniforme leggere la seconda lettura in spagnolo dal podio del sagrato.

Durante l’omelia, il cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha rivolto parole di profonda gratitudine ai presenti, sottolineando l’essenza del loro servizio: “Vi ringrazio molto, carissimi, perché sull’esempio di Gesù voi servite il prossimo senza servirvi del prossimo. Per strada e tra le case, accanto ai malati, ai sofferenti, ai carcerati, coi giovani e con gli anziani, la vostra dedizione infonde speranza a tutta la società. Nei deserti della povertà e della solitudine, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di umanità nuova: quel giardino che Dio ha sognato e continua a sognare per tutti noi.”

In un clima di profonda emozione, il pensiero dei volontari era rivolto a Papa Francesco, ricoverato all’ospedale Gemelli. La sua assenza fisica in Piazza San Pietro ha reso ancora più intenso il momento di preghiera, con i volontari del CISOM che hanno voluto esprimere la loro vicinanza e affetto al Pontefice, ispirazione costante per il loro servizio ai più deboli.

Al termine della Messa i volontari si sono recati per il pranzo ospiti del Comando Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Nel pomeriggio il rito del passaggio della Porta Santa nella Basilica di San Pietro.

La messa è stata trasmessa in diretta su Rai1. I volontari del CISOM sono stati intervistati dal Tg1, Tg2 e dal Tg3.

Una bellissima giornata che rimarrà a lungo nei cuori e nelle menti di tutti i partecipanti.

Ciclone sull’isola di Mayotte. Tornati a casa i volontari del CISOM

Il 14 dicembre scorso il ciclone Chido si è abbattuto con tutta la sua forza su Mayotte, isola dell’Oceano indiano tra il Madagascar e la costa del Mozambico, distruggendo edifici e abitazioni e provocando morti e feriti.

Pronta è stata la risposta degli esperti e dei volontari di pronto soccorso di Ordre de Malte France, che dal 21 dicembre 2024 sono intervenuti sull’isola, precipitata in una situazione di emergenza. Impressionante lo scenario che si sono trovati davanti con “paesaggi bruciati e baraccopoli praticamente rase al suolo”. Enormi le esigenze sanitarie che si sono sommate ai bisogni di cibo e di acqua potabile.

Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta ha risposto all’appello di Ordre de Malte France, e ha inviato sull’isola il dott. Mario Limodio, esperto di malattie tropicali e l’infermiera Giovanna Frioni.

A fine dicembre Ordre de Malte France ha realizzato un punto di soccorso medico all’interno dell’ospedale da campo montato dalla Protezione Civile francese. Qui sono stati prestati il primo soccorso ai feriti e fornite consulenze mediche. Ogni giorno sono state accolte tra le 90 e le 120 persone. Oltre agli aspetti medici e sanitari, i medici e i soccorritori sono stati impegnati anche nel sostegno sociale e logistico alle persone colpite dall’emergenza.

Il 5 febbraio 2025, dopo oltre un mese e mezzo di mobilitazione, gli ultimi volontari di Ordre de Malte France, del CISOM e del Malteser International sono rientrati da Mayotte.

Complessivamente sono stati 32 i medici, gli infermieri e i soccorritori volontari di Ordre de Malte France, del CISOM e del Malteser International che sono intervenuti sull’isola, contribuendo a curare più di 1.750 persone al fianco della Protezione Civile Francese.

Dal 4 al 10 febbraio le Giornate di Raccolta del Farmaco

Iniziano oggi 4 febbraio e si svolgono fino a lunedì 10 febbraio le Giornate di Raccolta del Farmaco, l’iniziativa di Fondazione Banco Farmaceutico per la raccolta dei farmaci destinati alle realtà assistenziali – tra queste il CISOM – che si prendono cura delle persone in difficoltà.

Come avviene da molti anni, l’iniziativa vede i volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in prima linea nelle farmacie in moltissime città italiane per sostenere il progetto.

Servono più di 1 milione di farmaci, per aiutare 463.000 persone in condizioni di povertà sanitaria.

Sono oltre 5.800 le farmacie in tutta Italia dove è possibile donare uno o più medicinali per chi non può permetterseli. Trova qui la farmacia più vicina: https://www.bancofarmaceutico.org/chi-siamo/farmacie

“Donare un farmaco è essenziale per migliaia di famiglie che si trovano in gravi difficoltà, perché contribuisce a restituire loro speranza e la possibilità di curarsi”, così Papa Francesco in occasione dell’VIII Giornata Mondiale della Povertà.

L’iniziativa si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

UN GIORNO NORMALE A LARGO DI LAMPEDUSA

Lui è Mohseen, un bambino di 10 mesi, salvato a circa 25 miglia a sud di Lampedusa dopo essere stato in mare per più di 2 giorni. Sono stati gli uomini della Guardia Costiera a strapparlo dalle acque del mare. Mohseen è tra le braccia di Santo Brancati, medico CISOM che insieme all’infermiera CISOM Sara Burnett-Stuart e Said Yaccub mediatore di OIM si sono presi cura di lui. Mohseen è partito dalle coste libiche insieme al fratello di circa 6 anni Mahmoud, alla mamma ed altri 8 minori e 43 persone.

‘È stata la mamma – ha raccontato il dottor Santo Brancati – una giovane ed esausta donna siriana, mentre mi porgeva il biberon di suo figlio a raccontarmi, con un buon inglese, parte del loro viaggio, di cui il Mediterraneo rappresenta soltanto l’ultima pericolosa tappa. Partiti mesi fa dalla Siria sotto regime e in guerra, da dove suo marito non è riuscito a partire, hanno raggiunto la Libia, qui per ben sette volte ha tentato la traversata insieme ai suoi bambini, sempre catturati dalla polizia libica, ma sempre ha avuto la forza, il coraggio e forse la disperazione di scappare e riprovarci per dare un’altra possibilità alle loro vite. Il loro obiettivo è quello di raggiungere parte della loro, famiglia che già vive in Olanda da tempo, non so quanto durerà ancora il loro viaggio ma spero che d’ora in poi possano essere finalmente al sicuro’.

Prosegue ogni giorno il lavoro dei sanitari del Corpo Italiano di Soccorso a bordo delle imbarcazioni del Corpo delle Capitanerie di Porto, Guardia Costiera nelle acque del Mediterraneo nell’ambito del progetto PASSIM4 (Primissima assistenza sanitaria e sorveglianza in mare), co-finanziato dai fondi Europei BMVI 2021-2027 (border management visa instruments).

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