IL CISOM IN PRIMA LINEA NELLA CAMPAGNA VACCINALE

Il 21 febbraio 2020 è stato ufficializzato il primo caso italiano di infezione  Sars-Cov-2 all’ospedale di Codogno. Oggi, a distanza di un anno, i vaccini contro il Covid–19 rappresentano l’unica speranza concreta di tornare ad una vita normale.

Il CISOM comincia proprio da qui, a Lodi e Codogno, la sua missione per supportare al meglio le Istituzioni regionali durante la campagna vaccinale, perché nessuno sia lasciato indietro, consapevole che una distribuzione ampia e rapida del vaccino sia una condizione essenziale per poter tornare a vivere.

Velocizzare la campagna vaccinale può voler dire, in molti casi, salvare delle vite umane; per questo i nostri volontari medici ed infermieri affiancano in prima linea le Amministrazioni statali: per coadiuvare e accelerare la somministrazione dei vaccini su tutto il territorio nazionale, ampliando la possibilità di accedere alle cure nel modo più veloce ed efficace possibile.

Proprio per raggiungere questo obiettivo, dalla Lombardia all’Umbria, dalla Toscana al Veneto, dalle Marche alla Calabria, i volontari del CISOM hanno messo a disposizione dei Comuni e degli Enti territoriali sin da subito, la propria professionalità ed il proprio impegno, guidati sempre dal motto CISOM: “Tempestivi nell’accorrere, efficaci nel soccorrere”.

NUOVO PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL CISOM E IL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE SICILIA

La Direzione Nazionale del CISOM ha firmato un nuovo Protocollo d’Intesa con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile – DRPC Sicilia.
Un accordo di fondamentale importanza che sancisce ufficialmente la storica collaborazione che lega il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e la Regione Siciliana in materia di protezione civile.

Il Raggruppamento Sicilia del CISOM, costantemente coordinato dalla Direzione Nazionale, metterà a disposizione del DRPC Sicilia le sue squadre specializzate, già presenti sul territorio, i mezzi, le attrezzature richieste e le strutture speciali di assistenza alla popolazione per intervenire efficacemente e tempestivamente in fase di allerta ed emergenza.

Inoltre, il CISOM parteciperà a specifici programmi formativi nel settore tecnico, logistico e di assistenza alla popolazione, per rafforzare le capacità di risposta alle emergenze delle sue squadre operative, condividendo conoscenze ed esperienze acquisite sul campo .

Ancora una volta, il CISOM dimostra il suo impegno a fianco delle Istituzioni e della popolazione, nella gestione e nel superamento delle emergenze, rendendo sempre più forte e operativa la sua presenza sul territorio nazionale.

GRUPPO CISOM DI PISTOIA AL SERVIZIO DEI PELLEGRINI PER LA CELEBRAZIONE DELL’ANNO SANTO IACOBEO 2021

Quest’anno, per la prima volta nella storia, la Santa Sede ha concesso di celebrare l’anno Santo Iacobeo anche a Pistoia e di ottenere l’indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa della Cattedrale di San Zeno, al termine di un pellegrinaggio, anche soltanto simbolico, per venerare l’Apostolo. Un evento di straordinario rilievo, che ha rafforzato il profondo legame religioso che da nove secoli unisce la città toscana e Santiago de Compostela, dove la Porta Santa è stata aperta il 31 dicembre scorso.

Il CISOM di Pistoia era presente il 9 gennaio, quando  il Vescovo della città ha tolto il sigillo ed è stata aperta la Porta Santa della Cattedrale, una delle cerimonie più solenni e importanti dell’Anno Santo Iacobeo, che ha visto i volontari del CISOM schierati in prima fila al servizio dei fedeli e dei pellegrini presenti durante la celebrazione.

Il servizio svolto, ha rappresentato l’inizio di una collaborazione sinergica tra il Comune, la Diocesi e il CISOM, in vista di numerose iniziative di carattere religioso, sanitario e caritativo, programmate nel corso di tutto il 2021.

MEDICI DEL CISOM A SUPPORTO DELLE USCA NELL’HOT SPOT DI LAMPEDUSA

Negli ultimi giorni, complici il mare calmo e le condizioni meteo favorevoli, il flusso di migranti in arrivo sulle coste di Lampedusa continua ininterrotto. Moltissime persone sono state assistite dalle squadre sanitarie del CISOM impegnate nel servizio di primissima assistenza sanitaria in mare, e trasferite poi nell’hot spot dell’isola.

Il prevedibile incremento degli arrivi, insieme alla reale possibilità di nuovi contagi da Covid-19, ha spinto la Direzionale Nazionale del CISOM a sottoscrivere un nuovo Protocollo di Intesa con la Regione Siciliana – Assessorato alla Salute, per l’invio di medici sull’isola, a supporto delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale – USCA – presenti nell’hot spot di Lampedusa. Già a settembre 2020, i medici del CISOM, hanno svolto l’importante attività sanitaria in emergenza nell’hot spot, realizzando per circa tre mesi oltre 7.700 tamponi per il rilevamento del virus Sars-Cov2 su tutti i migranti, supportando efficacemente il sistema sanitario regionale.

Dalla fine di febbraio e per i prossimi mesi, il CISOM ha garantito la presenza dei suoi medici 24 ore su 24 nel centro di primissima accoglienza, lavorando ancora una volta, insieme alle Istituzioni regionali, a tutela della sicurezza nazionale, ma soprattutto della salute della popolazione di Lampedusa e dei migranti sbarcati sull’isola.

IL PRESIDENTE GERARDO SOLARO DEL BORGO INTERVIENE AL CORSO SULLA PROTEZIONE DEI MIGRANTI E DEI RIFUGIATI PER LE AUTORITÀ LIBICHE

Questa mattina il Presidente del CISOM, Gerardo Solaro del Borgo, è intervenuto in una delle cinque sessioni quotidiane del Corso on line sulla Protezione dei migranti e dei rifugiati per le Autorità libiche, organizzato dal Sovrano Ordine di Malta in collaborazione con il think tank britannico Forward Thinking. Il Corso nasce per promuovere un dialogo interattivo sul tema, che consenta ai suoi partecipanti – i rappresentanti del governo libico e di altre importanti istituzioni nazionali – di condividere le migliori pratiche ed esperienze.

Durante il suo intervento, il Presidente del CISOM, ha parlato della protezione internazionale in mare, riportando l’esperienza sul campo del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta nelle operazioni di primissima assistenza sanitaria ai migranti nel Mar Mediterraneo. Nel suo discorso, il Presidente ha posto particolare attenzione sull’obiettivo che guida l’operato delle squadre sanitarie del CISOM: prendersi cura di tutte le persone che abbiano bisogno, ovunque, senza distinzione alcuna di razza e religione. Ha ricordato che l’intervento dei professionisti sanitari del CISOM è stato, e continua ad essere determinante, per salvare la vita ai molti migranti che attraversano il mare e che versano molto spesso in condizioni gravissime.

LAMPEDUSA: CONTINUA LA MISSIONE DI SOCCORSO DELLE SQUADRE SANITARIE DEL CISOM NEL MARE MEDITERRANEO

In questi ultimi tre giorni, le squadre sanitarie del CISOM presenti sull’isola di Lampedusa, a bordo delle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, stanno lavorando ininterrottamente per salvare il maggior numero possibile di esseri umani.
Nelle ultime 72 ore, infatti, con il miglioramento delle condizioni metereologiche, sono ripresi senza sosta gli sbarchi dei migranti a Lampedusa. Tra loro, decine di donne e bambini sono stati assistiti dai nostri medici ed infermieri che, nonostante la stanchezza e i turni massacranti, hanno continuato le operazioni di primissimo soccorso in mare, consapevoli di quanto intervenire nel più breve tempo possibile sia di vitale importanza.

In piena notte, sabato 20 febbraio, durante le operazioni di trasbordo sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, un barcone carico di migranti si è ribaltato al largo di Lampedusa. Le nostre squadre sanitarie, nonostante il buio, le grida di paura e il mare già molto mosso, hanno continuato con grande lucidità a soccorrere i migranti recuperati cercando, per quanto possibile, di farli sentire al sicuro e protetti. Il soccorso è avvenuto al termine di una giornata particolarmente intensa dal punto di vista operativo per l’elevato numero di imbarcazioni segnalate nei giorni precedenti.

Per tutta la giornata di domenica sono state salvate molte altre persone, tra loro anche un neonato di 10 giorni. Il lavoro dei nostri sanitari è continuato, a testimonianza che il CISOM, grazie alla presenza del suo personale sanitario, è sempre in prima linea per garantire le giuste condizioni di accoglienza e continuare la sua missione di salvaguardia della vita umana in mare.

RIPRENDONO LE ATTIVITÁ DELL’AMBULATORIO MEDICO MOBILE – AMM

L’attività dell’Ambulatorio Medico Mobile verrà svolta, a partire da febbraio 2021, in due grandi stazioni di Milano che attualmente non hanno un presidio sanitario settimanale: stazione di Cadorna e Stazione di Rogoredo. Questo servizio è stato pensato per dare aiuto e sostegno ai senza tetto, ma anche alle persone in difficoltà presenti sul territorio di Milano che necessitino di valutazioni mediche generali e/o di medicazioni di primo soccorso.

Il CISOM Gruppo Milano collabora con il Coordinamento del Comune di Milano e l’attività dell’Ambulatorio Medico Mobile seguirà questo spirito rimanendo a disposizione anche delle altre associazioni in termini di presa in carico e cura delle persone segnalate durante l’attività di Uds (Unità di Strada) e dal coordinamento.

Nella stazione di Rogoredo, inoltre, il CISOM già svolge da oltre due anni, un’attività di ascolto e supporto ai tantissimi ragazzi tossicodipendenti del boschetto: in questo scenario la presenza dell’Ambulatorio Medico Mobile sarà molto utile per l’aiuto e il sostegno sanitario di questi ragazzi che rischiano spesso gravi infezioni.

 

 

Il Viaggio, il mare, il soccorso del CISOM

Il 3 ottobre 2013 è una data che il CISOM non potrà dimenticare. Il personale sanitario del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta era in servizio, come sempre. Si trovava ancora al molo dopo aver passato la notte in mare e aver tratto in salvo centinaia di migranti, quando all’alba di quel giorno arrivò una nuova chiamata, uno di quei barconi di fortuna era naufragato al largo delle coste di Lampedusa. 368 persone persero la vita, soltanto 155 furono i sopravvissuti, di cui 41 minori. Le squadre di soccorso del CISOM erano lì, in prima linea, quando sono arrivati i primi morti. Erano lì, per salvare il maggior numero di persone nel più breve tempo possibile.

Proprio in memoria di questa tragedia, sin dal 2015 il CISOM collabora con il Comitato Tre ottobre ad un progetto di informazione ed educazione nelle scuole, “Semi di Lampedusa”, che quest’anno ha subito un importante ampliamento su scala nazionale. Il progetto Il Viaggio, il mare, il soccorso del CISOM, è un workshop online dinamico e interattivo che coinvolge circa 150 studenti. L’obiettivo di questo percorso è quello di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’accoglienza dei migranti, attraverso la testimonianza del lavoro svolto dal CISOM a Lampedusa.

Finora, la risposta degli studenti è stata davvero molto efficace! I ragazzi durante le videoconferenze hanno dimostrato un vero coinvolgimento, lasciandosi trascinare dalle emozioni più profonde. Con l’emergere di un reale interesse nei ragazzi per il lavoro svolto dalle squadre sanitarie sull’isola, possiamo considerare raggiunto il nostro obiettivo di smuovere le coscienze e sensibilizzare i più giovani nell’avvicinarsi al prossimo con rispetto e benevolenza.

EMERGENZA NEVE 2021 – LA RISPOSTA IMMEDIATA DEL CISOM RAGGRUPPAMENTO TOSCANA

Chiamati a supporto della Colonna Mobile della Regione Toscana per l’emergenza neve che ha colpito, all’inizio del mese di gennaio, la Garfagnana e le zone della Montagna Pistoiese, tra cui Abetone Cutigliano, i volontari dei Gruppi Lucca, Firenze, Livorno, Montemurlo e la sezione Cantagallo del CISOM, hanno immediatamente risposto all’emergenza, inviando i propri volontari sul territorio interessato.

I disagi causati sono stati gravi: oltre all’interruzione del servizio elettrico, la caduta di alberi ha intralciato la viabilità, isolando intere famiglie per giorni.

I volontari del CISOM, dopo aver prestato il loro servizio durante la seconda ondata dell’emergenza covid-19, sono partiti subito con mezzi spargisale, motosega e vanghe, a supporto della Regione e della popolazione, operando in condizioni estreme per liberare le strade e mettendo in sicurezza la comunicazione e la rete locale. Le squadre hanno affrontato giornate estenuanti, continuando a spalare neve senza sosta. Stanchi ma felici, hanno ripristinato le vie di uscita delle abitazioni e delle strutture pubbliche, consapevoli di essere stati ancora una volta a fianco delle persone in difficoltà.

Squadre CISOM di psicologi in emergenza per un progetto di Regione Liguria e MIUR

Superare la paura della paura, accompagnare docenti, famiglie e studenti in questo rientro a scuola in cui il COVID-19 è una parte della gestione quotidiana delle attività di formazione e istruzione, per un corretto rientro nelle classi. Le nostre squadre di psicologi in emergenza sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale di formazione e assistenza della Regione Liguria, in collaborazione con il MIUR per il progetto “Ti supportiamo a disegnare bene la tua vita al tempo del Covid”. Un supporto psicologico/emotivo fondamentale per ripartire sfruttando al meglio quanto già imparato nei mesi di emergenza e risposta al virus. Dai dati ricavati su questionari finalizzati all’ascolto da parte dell’Ordine degli Psicologi emerge come le indicazioni legate alle precauzioni da adottare per evitare il contagio più difficili da rispettare siano, per i ragazzi, quelle legate al distanziamento sociale (62.13%), all’uso dei guanti (56.17%) e alla limitazione delle uscite (54.47%).

Allo stesso tempo bisogna evidenziare come nella fase acuta dell’emergenza il 74% dei giovani ha percepito un senso di pericolo e vulnerabilità e ciò ha portato l’87% dei giovani a rispettare le istanze di isolamento sociale – diventando una delle categorie che ha maggiormente rispettato le regole. Questo a dimostrazione di come una corretta informazione produca comportamenti salutari e rispettosi della salute propria e altrui.

Più del 74% degli insegnanti che hanno risposto al questionario ritiene inoltre che sarebbe utile l’intervento di uno psicologo, specialmente per supportare le famiglie, aiutare a gestire lo stress e offrire momenti di aggiornamento e formazione, in vista del rientro a scuola a settembre.

Il progetto intende fornire supporto dal punto di vista psicologico/emotivo (in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi, attraverso le associazioni di psicologia dell’emergenza, accreditate presso il Dipartimento di Protezione Civile) e dal punto di vista di igiene, corretti stili di vita e buone norme comportamentali (in collaborazione con i quattro ordini provinciali delle Professioni Infermieristiche).

Se vuoi saperne di più qui in basso il link

Rientro a scuola

 

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