Negli ultimi giorni, complici il mare calmo e le condizioni meteo favorevoli, il flusso di migranti in arrivo sulle coste di Lampedusa continua ininterrotto. Moltissime persone sono state assistite dalle squadre sanitarie del CISOM impegnate nel servizio di primissima assistenza sanitaria in mare, e trasferite poi nell’hot spot dell’isola.
Il prevedibile incremento degli arrivi, insieme alla reale possibilità di nuovi contagi da Covid-19, ha spinto la Direzionale Nazionale del CISOM a sottoscrivere un nuovo Protocollo di Intesa con la Regione Siciliana – Assessorato alla Salute, per l’invio di medici sull’isola, a supporto delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale – USCA – presenti nell’hot spot di Lampedusa. Già a settembre 2020, i medici del CISOM, hanno svolto l’importante attività sanitaria in emergenza nell’hot spot, realizzando per circa tre mesi oltre 7.700 tamponi per il rilevamento del virus Sars-Cov2 su tutti i migranti, supportando efficacemente il sistema sanitario regionale.
Dalla fine di febbraio e per i prossimi mesi, il CISOM ha garantito la presenza dei suoi medici 24 ore su 24 nel centro di primissima accoglienza, lavorando ancora una volta, insieme alle Istituzioni regionali, a tutela della sicurezza nazionale, ma soprattutto della salute della popolazione di Lampedusa e dei migranti sbarcati sull’isola.