CISOM E FORMAZIONE: L’IMPEGNO DEL RAGGRUPPAMENTO LIGURIA

Diverse le attività in corso e gli accordi in via di definizione con Enti di formazione importanti che il CISOM, attraverso lo straordinario lavoro dei volontari del Raggruppamento Liguria, sta portando avanti nella Regione, con l’obiettivo più grande di intervenire sul territorio, in maniera sempre più efficace.

Il soccorso, a volte, non è soltanto in mezzo al mare, ma può essere anche a terra, su scogli impervi quali quelli della Liguria, per questo diventa sempre più importante il ruolo svolto dal CISOM nella Regione. Da sei anni, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta collabora con il primo Nucleo elicotteri della Base Aeromobili delle Capitanerie di Porto di Sarzana, dove i suoi team di medici anestesisti rianimatori ed infermieri di aerea critica, provenienti e selezionati dai Raggruppamenti CISOM di tutta Italia, vengono impiegati sugli aeromobili della Guardia Costiera e sulle Unità navali. Addestrati continuamente per operare in tutte le condizioni, sia di giorno che di notte, le squadre del CISOM garantiscono il loro servizio durante tutto l’inverno e soprattutto in estate, dove operativi 24 ore su 24, sono pronti a lasciare la “ready room” della base e volare in aiuto di chi si trova in difficoltà, insieme agli uomini della Guardia Costiera.

Consapevole dunque che la formazione specifica dei suoi volontari garantisce un intervento immediato anche nelle situazioni più estreme, il Raggruppamento CISOM Liguria, ha avviato una collaborazione con la S.D.G. – scuola droni Genova, dove è in corso la formazione di piloti di droni, per la creazione di una figura logistica capace di intervenire via terra e via mare utilizzando il drone, ad esempio per il monitoraggio di aree colpite da calamità naturali o nella ricerca di dispersi in zone inaccessibili o impervie. Sono stati inoltre definiti un accordo con la Società Nazionale di Salvamento, e con la DAN – Divers Alert Network, per la definizione di un percorso formativo certificato dedicato a tutti i volontari del CISOM; tutte le attività avviate negli ultimi mesi, sono quindi mirate ad aumentare e rafforzare la capacità di azione del CISOM, non soltanto sul territorio locale, ma anche nel corso di emergenze nazionali.

BINARIO ZERO – RIPARTE A PISA L’AMBULATORIO ETICO DEL CISOM

Nuova sede temporanea per l’Ambulatorio Etico di Pisa, gestito dal Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, per assicurare il servizio sanitario gratuito a tutte le persone che versano in condizione di grave vulnerabilità, nell’ambito dei servizi per l’alta marginalità della Società della Salute Zona Pisana.

La nuova sede, “Binario Zero”, centro diurno di Progetto Homeless nella Stazione di San Rossore, ospita venti medici del CISOM, specialisti della medicina interna e d’urgenza, dermatologi, cardiologi, ortopedici e endocrinologi, affiancati da due infermieri e altri dieci volontari, che alternandosi, svolgono servizio sanitario volontario all’ambulatorio, un giorno la settimana a rotazione fra il mercoledì e il venerdì.

L’attività dell’Ambulatorio Etico, anche durante i momenti più difficili della pandemia, non si è mai fermata. Nell’impossibilità di utilizzare gli spazi della sede precedente, chiusa per le restrizioni anti-Covid decise con il lockdown del marzo scorso, i medici volontari del CISOM non hanno abbandonato i loro pazienti continuando a seguirli nei propri studi, sconfiggendo per puro amore verso il prossimo la paura del contagio.

Dedicarsi agli altri, con tenacia e determinazione, resta sempre l’obiettivo primario del CISOM che dimostra, ancora una volta, attraverso l’operato dei suoi volontari, di voler tutelare il diritto universale del singolo uomo di avere accesso a cure efficaci e tempestive, indipendentemente dalle condizioni socio-economiche.

NUOVI ORIZZONTI PER LA SCUOLA NAZIONALE CINOFILA DEL CISOM

Formare i propri volontari cinofili in tempo di pace per renderli in emergenza ancora più operativi ed efficaci, è l’obiettivo principale che la Scuola Nazionale Cinofila del CISOM si prefigge da sempre, sin da quando venne fondata.

Istituita oramai da molti anni con delle proprie Unità Cinofile da Soccorso operative su tutto il territorio italiano, la Scuola Nazionale Cinofila del CISOM sta crescendo, nonostante il periodo di emergenza, con l’obiettivo più grande di fornire una formazione sempre più completa ed efficace, ora più che mai elemento indispensabile per intervenire al meglio in situazioni di emergenza.

La costante collaborazione di professionisti cinofili con psicologi e veterinari del CISOM e il coinvolgimento di nuovi esperti della materia, ha permesso un ampliamento delle attività teoriche e pratiche ed una creazione di nuovi percorsi abilitanti e formativi.

La voglia di migliorare e di voler conquistare sempre nuovi orizzonti renderà la strada percorsa dalle Unità Cinofile del CISOM sempre più costellata di importanti tappe formative, capaci di avvicinare alla cinofilia sia gli addetti ai lavori, sia semplici appassionati alla materia.

IL CISOM IN PRIMA LINEA NELLA CAMPAGNA VACCINALE

Il 21 febbraio 2020 è stato ufficializzato il primo caso italiano di infezione  Sars-Cov-2 all’ospedale di Codogno. Oggi, a distanza di un anno, i vaccini contro il Covid–19 rappresentano l’unica speranza concreta di tornare ad una vita normale.

Il CISOM comincia proprio da qui, a Lodi e Codogno, la sua missione per supportare al meglio le Istituzioni regionali durante la campagna vaccinale, perché nessuno sia lasciato indietro, consapevole che una distribuzione ampia e rapida del vaccino sia una condizione essenziale per poter tornare a vivere.

Velocizzare la campagna vaccinale può voler dire, in molti casi, salvare delle vite umane; per questo i nostri volontari medici ed infermieri affiancano in prima linea le Amministrazioni statali: per coadiuvare e accelerare la somministrazione dei vaccini su tutto il territorio nazionale, ampliando la possibilità di accedere alle cure nel modo più veloce ed efficace possibile.

Proprio per raggiungere questo obiettivo, dalla Lombardia all’Umbria, dalla Toscana al Veneto, dalle Marche alla Calabria, i volontari del CISOM hanno messo a disposizione dei Comuni e degli Enti territoriali sin da subito, la propria professionalità ed il proprio impegno, guidati sempre dal motto CISOM: “Tempestivi nell’accorrere, efficaci nel soccorrere”.

NUOVO PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL CISOM E IL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE SICILIA

La Direzione Nazionale del CISOM ha firmato un nuovo Protocollo d’Intesa con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile – DRPC Sicilia.
Un accordo di fondamentale importanza che sancisce ufficialmente la storica collaborazione che lega il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e la Regione Siciliana in materia di protezione civile.

Il Raggruppamento Sicilia del CISOM, costantemente coordinato dalla Direzione Nazionale, metterà a disposizione del DRPC Sicilia le sue squadre specializzate, già presenti sul territorio, i mezzi, le attrezzature richieste e le strutture speciali di assistenza alla popolazione per intervenire efficacemente e tempestivamente in fase di allerta ed emergenza.

Inoltre, il CISOM parteciperà a specifici programmi formativi nel settore tecnico, logistico e di assistenza alla popolazione, per rafforzare le capacità di risposta alle emergenze delle sue squadre operative, condividendo conoscenze ed esperienze acquisite sul campo .

Ancora una volta, il CISOM dimostra il suo impegno a fianco delle Istituzioni e della popolazione, nella gestione e nel superamento delle emergenze, rendendo sempre più forte e operativa la sua presenza sul territorio nazionale.

GRUPPO CISOM DI PISTOIA AL SERVIZIO DEI PELLEGRINI PER LA CELEBRAZIONE DELL’ANNO SANTO IACOBEO 2021

Quest’anno, per la prima volta nella storia, la Santa Sede ha concesso di celebrare l’anno Santo Iacobeo anche a Pistoia e di ottenere l’indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa della Cattedrale di San Zeno, al termine di un pellegrinaggio, anche soltanto simbolico, per venerare l’Apostolo. Un evento di straordinario rilievo, che ha rafforzato il profondo legame religioso che da nove secoli unisce la città toscana e Santiago de Compostela, dove la Porta Santa è stata aperta il 31 dicembre scorso.

Il CISOM di Pistoia era presente il 9 gennaio, quando  il Vescovo della città ha tolto il sigillo ed è stata aperta la Porta Santa della Cattedrale, una delle cerimonie più solenni e importanti dell’Anno Santo Iacobeo, che ha visto i volontari del CISOM schierati in prima fila al servizio dei fedeli e dei pellegrini presenti durante la celebrazione.

Il servizio svolto, ha rappresentato l’inizio di una collaborazione sinergica tra il Comune, la Diocesi e il CISOM, in vista di numerose iniziative di carattere religioso, sanitario e caritativo, programmate nel corso di tutto il 2021.

MEDICI DEL CISOM A SUPPORTO DELLE USCA NELL’HOT SPOT DI LAMPEDUSA

Negli ultimi giorni, complici il mare calmo e le condizioni meteo favorevoli, il flusso di migranti in arrivo sulle coste di Lampedusa continua ininterrotto. Moltissime persone sono state assistite dalle squadre sanitarie del CISOM impegnate nel servizio di primissima assistenza sanitaria in mare, e trasferite poi nell’hot spot dell’isola.

Il prevedibile incremento degli arrivi, insieme alla reale possibilità di nuovi contagi da Covid-19, ha spinto la Direzionale Nazionale del CISOM a sottoscrivere un nuovo Protocollo di Intesa con la Regione Siciliana – Assessorato alla Salute, per l’invio di medici sull’isola, a supporto delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale – USCA – presenti nell’hot spot di Lampedusa. Già a settembre 2020, i medici del CISOM, hanno svolto l’importante attività sanitaria in emergenza nell’hot spot, realizzando per circa tre mesi oltre 7.700 tamponi per il rilevamento del virus Sars-Cov2 su tutti i migranti, supportando efficacemente il sistema sanitario regionale.

Dalla fine di febbraio e per i prossimi mesi, il CISOM ha garantito la presenza dei suoi medici 24 ore su 24 nel centro di primissima accoglienza, lavorando ancora una volta, insieme alle Istituzioni regionali, a tutela della sicurezza nazionale, ma soprattutto della salute della popolazione di Lampedusa e dei migranti sbarcati sull’isola.

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