Il campo di Chabrou in Libano esperienza unica per i nostri volontari

Sono tornati da pochi giorni ma l’emozione per l’esperienza umana e formativa è ancora forte nei tre volontari che hanno partecipato all’assistenza dei malati al Campo di Chabrou, in Libano. Giovanni Pengo del Gruppo di Padova, Federica Giuzio medico del Gruppo di Matera e Francesco La Rocca Capoarea Sud, hanno vissuto una settimana impegnativa: Il campo è l’unica struttura in Medio Oriente che è completamente attrezzata per ospitare persone gravemente compromesse. La sua capacità, in termini di ospiti e volontari, continua a crescere: attualmente ospita circa 600 ospiti e 900 volontari ogni anno. Ma questa cifra dovrebbe aumentare dopo l’apertura di una nuova sede nella vicina area di Kfardebian, che nel 2018 ha ospitato 50 ospiti e 61 volontari in due campi gestiti da giovani volontari spagnoli e due dagli svizzeri.

Per oltre 20 anni, i campi di Chabrouh in Libano hanno rappresentato un esempio unico della millenaria missione di cura dell’Ordine di Malta: raggiungere i bisognosi e gli emarginati. Situato a 60 chilometri a nord-est di Beirut, il progetto, gestito dall’Associazione libanese dell’Ordine di Malta, ospita campi di villeggiatura durante tutto l’anno per i disabili mentali e fisici gravi.

Durante quest’anno sono previsti in totale 36 campi, ciascuno della settimana, che coinvolgono 12 delegazioni dell’Ordine di Malta con volontari di oltre 20 nazionalità, tra cui i volontari del CISOM tornati da pochi giorni in Italia.

L’Associazione libanese sta progettando di espandere e semplificare l’accesso e le strutture per coloro che frequentano i campi e di aumentare la capacità in modo che possano accogliere 1500 ospiti ogni anno. Ciò fornirebbe assistenza per il 25% della domanda totale.

 

1A0C attiva dal 15 luglio 2019 per raccogliere fondi

L’attività radioamatoriale è un servizio. Viene classificata così a livello internazionale e prevede dei diritti, ma anche doveri. Doveri che spesso sono espletati durante gravi calamità naturali.
Ecco perché i radioamatori sono coinvolti nella Protezione civile. Infatti il 7 marzo 1985, l’allora Ministro della Protezione civile, Giuseppe Zamberletti, emanò un’ordinanza, la n.782, con la quale si concedeva la possibilità che volontari radioamatori mantenessero collegate le Prefetture Italiane, il Ministero dell’interno e il Dipartimento della Protezione civile con stazioni HF e VHF presenti in ogni prefettura.. In questo modo, anche in caso di totale black out, si sarebbe riusciti a comunicare istruzioni e ordini per organizzare i soccorsi.
Da sempre il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta ha un gruppo di radioamatori attivi e preparati ad entrare in azione in caso di emergenza. E dai tempi del terremoto dell’Irpinia, il CISOM ha anche un gruppo di Radioamatori che operano in tempo di pace per accontentare i fan del DXCC e da poter mettere “on air” l’Ordine di Malta.

1A0C: attiva dal 15 luglio 2019 per raccogliere fondi
Risalgono ad oltre 3 anni fa le ultime attività radio della Stazione Radio del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Operata sempre da volontari iscritti al CISOM, riprenderà le sua attività da lunedì 15 luglio fino a Domenica 21. Quest’anno lo scopo benefico al quale saranno destinate le donazioni dei radioamatori di tutto il mondo sarà quello di sostenere le Unità di Strada impegnate in un delicato lavoro con i senzatetto.
Il problema dei senzatetto è una piaga che pervade ormai anche le più insospettabili fasce della società. Divorzi (il 17% dei senzatetto in Italia è un padre separato), malattie psicologiche, disabilità, disastri provocati dall’uomo o dalla natura, abuso di stupefacenti, ludopatia, sono tantissime le cause che spingono sempre più persone a vivere in strada.
Così attraverso la radio, appassionati di tutto il mondo potranno raggiungere attraverso le Unità di Strada del CISOM, tanti senzatetto che vivono in stato di indigenza e di povertà assoluta, con un gesto di affetto e un aiuto concreto.

1A0C: la stazione del CISOM
L’indicativo di chiamata della stazione del CISOM è 1A0C e da ormai diversi anni ha un team dedicato di radioamatori volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta che ciclicamente si rendono disponibili per poter installare una stazione radio presso Santa Maria del Priorato, all’Aventino, in zona extraterritoriale.
Le richieste ogni anno sono tantissime e non è possibile accontentare tutti, anche perché le aspettative dei radioamatori di tutto il mondo sono altissime. Il valore istituzionale della Villa, sede del Gran Priorato di Roma e dell’Ambasciata presso la Repubblica Italiana consente attività limitate nel tempo altamente sporadiche. Per questo si è creato un team di volontari di comprovata esperienza in modo da poter effettuare questo servizio al meglio.
Dal 2007 ad oggi la stazione del CISOM è stata 5 volte raccogliendo fondi per differenti progetti caritatevoli: l’acquisto dei PC per una scuola a Rumbek in Sud Sudan il sostegno ai medici del CISOM impegnati nelle operazioni sanitarie nel canale di Sicilia eseguite in collaborazione con la Marina Militare, l’acquisto di attrezzature radio per le nuove sedi del CISOM. I nostri volontari sono convinti che la passione per il loro hobby sia bellissima, ma che acquisti ancora più valore quando con l’occasione del collegamenti ci si ricordi anche di chi ha di meno o chi addirittura ha perso tutto.

“È bellissimo vedere radioamatori di tutto il mondo donare con generosità per le iniziative benefiche dell’Ordine. Negli anni sono arrivate offerte dagli Stati Uniti alla Cina, dal Brasile all’Arabia Saudita.
Segno che i radioamatori hanno compreso bene che l’assistenza dell’Ordine viene data a chi a bisogno a prescindere dalla razza, dalla fede e dal sesso” dice Fabrizio Vedovelli, volontario del CISOM e veterano di queste attività”.

La storia e i primi contatti
Il primo gennaio del 1982 l’ARRL (Amateur Radio Relay League – l’associazione dei radioamatori degli Stati Uniti) aggiunse il Sovrano Ordine di Malta nella lista degli Stati validi per il conseguimento del suo diploma più prestigioso: il DXCC.
La sigla DXCC sta per “DX Century Club” e non è altro che un club esclusivo riservato ai radioamatori che possono dimostrare di aver collegato 100 o più Nazioni differenti. L’idea nacque ad alcuni radioamatori americani nel 1932, al fine di incentivare la sperimentazione sulle bande HF. Spronando così i radioamatori di tutto il mondo ad effettuare collegamenti a lunga distanza in modo da raccogliere dati sulla propagazione ionosferica e poter così fare ricerca. Il primo diploma venne rilasciato nel 1937, ad oggi sono migliaia quelli emessi ogni anno.
Quindi per i radioamatori di tutto il mondo e per coloro che ambiscono ad entrare nel DX Century Club, il Sovrano Ordine di Malta è uno Stato a tutti gli effetti, anche se con un territorio molto piccolo. E proprio per questo, un collegamento con lo SMOM ha un fascino unico, in quanto non esistono radioamatori permanentemente residenti e collegare una stazione radio che operi dall’Ordine può risultare davvero un’impresa ardua.

Ma chi sono i radioamatori?
Il radioamatore, in gergo OM (acronimo dall’inglese Old Man) o ham, è uno sperimentatore delle onde radio che svolge la sua attività senza alcuna finalità di lucro

 

 

GIOVANI SOCCORRITORI, ANCH’IO SONO LA PROTEZIONE CIVILE IN UMBRIA

 

Il 26 giugno si è concluso presso il Comune di Penna in Teverina il X° Campus di Protezione Civile per ragazzi con età da 11 a 17 anni organizzato dal Gruppo Terni-Amelia, da anni impegnato nel progetto del Dipartimento di Protenzione Civile Anch’io sono la Protezione Civile.

Durante la settimana del Campus i partecipanti hanno eseguito in totale autonomia e in collaborazione con i volontari del CISOM la completa gestione organizzativa e logistica del Campo seguendo con attenzione il programma stabilito il primo giorno che, oltre a dettare le regole basi per una convivenza, stabiliva ruoli e orari delle attività giornaliere.
Tra le numerose iniziative che si sono susseguite, vi sono state delle giornate dedicate alla conoscenza delle attività svolte dai Corpi istituzionali e organizzazioni del Sistema della Protezione Civile, Forze Armate, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e Corpo Militare dell’Ordine di Malta.
Tutto è stato arricchito da un’accurata sensibilizzazione dei principi che caratterizzano l’Ordine di Malta e l’importanza dello spirito caritatevole e solidale nei confronti del prossimo.
Numerose sono state le emozioni vissute dai ragazzi: l’agitazione dei primi giorni, la difficolta del dormire per la prima volta in una tenda insieme a degli sconosciuti, lavorare insieme e per una comunità, assumere un atteggiamento autonomo e responsabile per non ledere il prossimo.
Tutte difficoltà quelle citate che sono immediatamente svanite e a cui ha seguito un profondo senso di appartenenza a un gruppo, infatti quella sensazione di individualismo iniziale del primo giorno è stato sostituito da un bellissimo rapporto amichevole e di unione tra ragazzi che si sono salutati fra lacrime e abbracci e consapevoli che il ricordo di questa esperienza li accompagnerà a lungo durante il loro percorso.

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