Al War reporting Training Camp, esercitazione operativa con i giornalisti in zone di guerra

Ogni anno decine di giornalisti in tutto il mondo muoiono svolgendo il proprio lavoro; centinaia, inoltre, vengono arrestati o sequestrati. Le cifre di Reporters Sans Frontieres relative al 2018 parlano di 80 morti, di 348 arresti e di 60 ostaggi. Da due anni i nostri volontari partecipano alle attività di formazione del War Reporting Training Camp corso per la sicurezza di giornalisti e di chi lavora in aree di crisi, in Valle d’Aosta. Una sei giorni caratterizzata da lezioni teoriche e addestramenti sul terreno, utili ad acquisire capacità e competenze indispensabili per lavorare nelle migliori condizioni di sicurezza possibili. A tenere le lezioni sarà un team di nostri volontari insieme al personale dell’Esercito Italiano e docenti specializzati in medicina tattica, in sicurezza informatica e in security management, psicologi esperti in gestione dello stress, soccorritori impiegati nel recupero dispersi in montagna, esperti di survival e orienteering.

“Recovery 2019” Esercitazione di Protezione Civile USAR

Una forte scossa di terremoto che sbriciola una determinata zona abitata, ovvero la simulazione di un evento imprevisto ma prevedibile.Q uesto lo scenario dell’esercitazione RECOVERY 2019 che ha visto impegnati i raggruppamenti di Puglia e Basilicata in una location d’eccezione, Taverna (CZ) paese natio del pittore e Cavaliere di Malta Mattia Preti, dove è stato simulato un forte evento sismico con i nostri team di soccorso in azione. Le squadre USAR (sanitari compresi) in esercitazione hanno margine d’intervento fra le 12/24h dalla chiamata affinché abbiano la possibilità di operare in uno scenario emergenziale ancora sotto choc.  Ogni TEAM nazionale e internazionale in queste circostanze e scenario è organizzato con attrezzatura sufficiente per almeno 48h. Per la prima volta, oltre alle Squadre di 13 nazioni, i nostri volontari hanno operato sul campo con  i Vigili del Fuoco specializzati USAR (Urban Search and Rescue).

NET 2019 un’esperienza formativa e umana straordinaria

Tre le parole chiave per la formazione dei volontari : impegno, dedizione e volontà per poter donare aiuto al prossimo.

Gli uomini e le donne del nostro Corpo si sono riuniti per tre giorni ad Assago (Milano) in esercitazione su scenari emergenziali diversi ed in collaborazione con il Corpo dei vigili del Fuoco, la Protezione Civile dell’Area B della Provincia di Milano, la Croce Verde Anpass, SIPEM (società italiana di Psicologi Emergenza) n modo da confrontarsi con il sistema territoriale che opera in emergenza. Al Corpo Militare dell’Ordine di Malta è stata affidata parte della gestione sanitaria durante la maxiemergenza. Oltre cento i nostri volontari che hanno dedicato un lungo fine settimana alla formazione continua ed applicata per la quarta edizione del NET (North Emergency Test) che quest’anno ha raccolto volontari da diverse regioni non soltanto del Nord: ogni squadra con il proprio compito da portare a termine con la massima concentrazione possibile. Ed è per questo che nella segreteria, il cuore pulsante del campo, si concentrano tutte le informazioni che vengono poi smistate per competenza ed eseguite.

Tanta la formazione, prima dell’esercitazione che quest’anno seguiva una maxi emergenza: a causa dell’esondazione di un fiume c’è stato un crollo delle tribune del campo baseball durante una partita. Le squadre sono partite e hanno impegnato i propri uomini per la costruzione di una diga con le idrovore bypass in modo da scaricarla 50 mt più avanti cosi da creare spazio per le squadre appiedate destinate alla ricerca dispersi scappati dopo l’esondazione e contestualmente altre squadre di sanitari assistevano feriti rimasti sugli spalti.

Subito dopo i debrief per comprendere dove si è mancato e come l’azione poteva essere migliorata in caso di reale emergenza. Alle nostre squadre di piscologi in emergenza il compito di monitorare la situazione e le fonti di stress. Nutrito, per rendere sempre più veritieri gli scenari, il numero dei simulatori che con l’aiuto dei truccatori, hanno reso ancor più reale il soccorso.

La componente umana resta sempre la più importante nella gestione delle emergenze e l’affiatamento fra le squadre rende più fluido il protocollo. Ringraziamo per l’eccellente lavoro svolto il Capo raggruppamento della Lombardia e Gruppo di Milano Carlo Settembrini e il coordinatore del NET Albino Boffi, Luigi Cavalchini, Francesco Ippoliti, Cristina Laganà e Chiara Barlassina, Sara Prometti, Andrea Zuanetti, Emanuele Gava. Coordinamento cucina Margherita Settembrini e insieme a loro i tantissimi volontari coinvolti a vario titolo che hanno lavorato per la riuscita dell’ esercitazione.

90 pellegrini assititi e 50.000 in visita alla Basilica di San Antonio di Padova il 13 Giugno

Le 6.00 del mattino e sono già molto impegnati, tanti i segnali di una giornata intensa.

Per i nostri volontari di Padova il 13 Giugno è la festa del Santo: il patrono della città Sant’Antonio; a quell’ora la basilica è già un fermento di fedeli che si apprestano a partecipare alle prime messe della giornata o ad incolonnarsi lungo la pedana che porta alla Sacra Arca dove si trovano le vesti del Santo.

A garantire l’assistenza sanitaria anche quest’anno il Gruppo Padova e Rovigo, con il supporto dei gruppi di Verona, Vicenza, Trento e Bondeno.

Un Posto Medico Avanzato con monitoraggio intensivo ed elettrocardiografo in grado di inviare gli elettrocardiogrammi in unità coronarica, 6 postazioni di soccorso con medici, infermieri e volontari, hanno dato supporto e soccorso a più di 90 pellegrini che, complice il caldo, hanno avuto bisogno di assistenza sanitaria.

Nonostante il giorno feriale la Basilica ha accolto 50.000 pellegrini da ogni parte del mondo nell’arco di tutta la giornata, accolti oltre che dal CISOM anche dall’Associazione Nazionale Carabinieri, dalla Croce Rossa comitato di Padova, dalla Protezione Civile di Padova e dalla Croce Verde sempre della sezione di Padova.

Tutta la manifestazione si è svolta senza particolari situazioni di criticità grazie anche al corridoio sanitario all’interno della Basilica ed a un protocollo rodato che ogni anno viene adottato dai nostri volontari, perfezionato grazie all’esperienza di tante attività gestite.

Alla fine della giornata, durante la sfilata per le vie del centro dopo la messa solenne, sette volontari hanno preso parte al corteo accanto alla Delegazione portando con orgoglio la bandiera dell’Ordine di Malta con la Croce Ottagona che racchiude in sé lo spirito che unisce il nostri volontari nell’assistenza ai bisognosi.

Le reliquie di Santa Bernadette scortate dai nostri volontari

Sono giunte in Italia da Lourdes lo scorso 24 aprile le reliquie di Santa Bernadette Soubirous,in occasione degli anniversari del 175° anno della nascita e il 140° anno della sua morte.Iil santuario di Lourdes ha deciso di rendere onore alla Santa portando in pellegrinaggio alcune sue reliquie, prese in consegna dal Gruppo di Spoleto, che ha collaborato per il trasporto fino a Spoleto con la coordinazione del suo assistente spirituale Don Paolo Peciola. Sono 34 le tappe in tutta Italia in cui i nostri volontari dell’Umbria e della Campania a staffetta hanno collaborato alla traslazione della reliquia che continua il suo viaggio.

 

Il Gran Cancelliere in visita nella nuova sede di Milano

Il Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Albrecht Boeselager, si è recato in visita nella nuova sede del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM a Milano, inaugurata lo scorso ottobre. Presenti circa 30 volontari tra medici, responsabili sanitari e capisquadra. “La combinazione del vostro lavoro – ha detto il Gran Cancelliere – che coniuga l’assistenza sociale per i più deboli, come i senzatetto, con i servizi medici, rappresenta la missione chiave del nostro Ordine”.

“La vostra esperienza nell’entrare in relazione con le persone che aiutate, vi rende un esempio davvero eloquente del modus operandi dei nostri volontari” ha aggiunto Albrecht Boeselager nel corso della visita, ringraziando per il grande impegno, oltre ai volontari, il presidente e la vicepresidente del CISOM, Gerardo Solaro del Borgo e Maria Bonatti Mameli.

Il Gran Cancelliere si è poi soffermato sulle molteplici attività dell’Ordine di Malta in ambito internazionale ribadendo l’impegno crescente nelle regioni adiacenti a conflitti e a seguito di disastri naturali.

La nuova sede ospita, oltre agli uffici operativi, l’Ambulatorio Medico Mobile, gli alloggi e diverse aule per corsi di formazione per agli oltre 220 volontari iscritti sul territorio milanese.

RINNOVATO L’ACCORDO CON LA GUARDIA COSTIERA, SINERGIA E NUOVI PROGETTI COMUNI.

Nuovo protocollo intesa tra Guardia Costiera italiana e Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta

È stato siglato lunedì nel Palazzo Magistrale, sede di governo del Sovrano Ordine di Malta, il protocollo d’intesa tra la Guardia Costiera italiana e il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM per l’assistenza e il primo soccorso sanitari nel quadro dell’attività di ricerca e soccorso in mare.

Il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino e il Presidente della Fondazione CISOM, Gerardo Solaro del Borgo hanno firmato l’accordo alla presenza dell’ambasciatore Stefano Ronca, Segretario generale degli affari esteri e ambasciatore presso la Repubblica italiana dell’Ordine di Malta.

Diversi saranno gli ambiti operativi di cooperazione: rafforzare le sinergie per affrontare con efficacia situazioni di emergenza in mare e consolidare la relazione fra i gruppi di volontari e i Comandi territoriali della Guardia Costiera.

 “La salvaguardia della vita umana in mare è per noi la prima missione” – ha sottolineato l’Ammiraglio Pettorino – “Questo protocollo sancisce una collaborazione che va avanti in maniera strutturata da oltre un decennio”.

Al termine della cerimonia della firma, è arrivato a portare le sue congratulazioni per il rinnovo della collaborazione e l’eccellente lavoro svolto anche il Gran Maestro, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, che si è detto “felice per l’accordo sottoscritto e ha espresso i migliori auguri agli uomini e alle donne impegnati a proteggere la vita umana in mare”.

“Noi saremo sempre al fianco della Guardia Costiera, ovunque ci sia bisogno”, ha assicurato il Presidente della Fondazione CISOM Gerardo Solaro del Borgo.

 

 

 

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